Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [4796] PARTE SECONDA. — LIBRO QDINTO. 371
      penetrativa, intesa dalla moltitudine, e la cui nobiltà era tanta, che non altra più viva dimostrazione le si addiceva, che di convertirla in solennità di preghiere, ed in omaggio di ringraziamenti votivi a Dio. Fu perciò principalmente nelle chiese che il diploma delle grazie, come il chiamavano, fu festeggiato dal popolo.
      Pure poco era mancato, perchè a tanto giubilo non fosse sottentrato lutto più atroce dei passati. La rivoluzione angioina era stata spenta pochi giorni innanzi dell' arrivo in Cagliari del regio diploma. La mia narrazione adunque dee retrocedere all' alternos giunto in Sassari, ed agli atti del suo governo.
      Prima sua cura era stata di cattivarsi i Sassaresi con provvedimenti di diffuso benefizio che risaltano agli occhi di tutti. L'annona era manchevole in Sassari, e scarsi più che mai, dopo quelle politiche agitazioni, presentavansi i mezzi ai poveri popolani di locare utilmente le loro opere. Scrisse adunque e riscrisse caldamente al governo di Cagliari per avere pronte provvigioni di frumento, ed ebbe pane per tutti e pane a buon mercato. Dispose pubblici lavori per migliorare l'aspetto della città, e un po'di denaio girò in tal guisa nelle mani delle classi inferiori. Incominciamento ottimo, ma guastato immediatamente da lui stesso, perchè voleasi pane e denaio, ma voleasi pur pace; ed egli essendosi gittato tosto nelle mani degli nomini i più esaltati e. i più feroci del paese, avea già indicato palesemente a tutti, che le agitazioni erano per ricominciare più. calorose che mai.
      Fra gì' intimi suoi confidenti ei volle avere quell'avvocato Gioachimo Mundula, che avea cinto d'assedio la sua patria, e cacciatene le autorità e i baroni ; ed al quale era stato dato in Cagliari discortese scommiato, tostocbè il sinistro inclinamento del governo angioino avea mostrato ai moderatori degli Stamenti, che non era sperabile il tenerlo ligio ai loro propositi. Nel magistrato erano consiglieri suoi fidati i due membri intrusivi Solis e Sotgia Mundula. Nel consiglio domestico sedeangli accanto i medici Sini e Vidili, gli avvocati FaddaeDevilla,ed i fratelli Diego e Giorgio Scardaccio, nobilmente nati, ma segnati al pari degli altri di trista fama. Questi stessi uomini ei prepose al comando delle compagnie di milizie urbane, che


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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