Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[4796] PAnTE SECONDA.-LIBRO QCINTO. 3'7
11 Fadda anch' egli recavasi con lo stesso fine in Osilo, in Laerru, in Sorso, ed a sua sospinta giuravasi colà l'atto di alleanza. Erasi anche recato in Sedini, dove non avea incontrato favorevole il volo del Consiglio comunale; e dove, pieno di dispetto per l'inaspettata ripugnanza, avea congregato il popolo, e tacciato in faccia a lui di fiacchi e di tiepidi i suoi consiglieri; e si godessero pure quegli stupidi rappresentanti, chè all' alternos senza i Sedinosi non fallirebbero i mezzi per compiere la grand'opera; ai Sedinesi separati da lui non potea toccare che pentimento. Ma il pentimento toccò infin d'allora alla sua parte, dacché, non contento alle minacce e alle millanterie volle anche impiegar poi la forza a costringere quei renitenti;ed i renitenti opposero alla forza i loro schioppetti, coi quali ucciso al Fadda il cavallo, colpirono anche mortalmente un Sanguinetlo collega suo in quella missione. Donde poi venne nel villaggio di Nulvi, patria dell'interfetto, serie lunga di barbare ed avvicendate vendette.
Dove mancava 1' opera dei commissari scorrenti per le ville ad instigare i popolani, supplivano consigli dati con minor disagio; perchè chiamati i sindachi dei comuni all'udienza dell' alternos, riceveano da altri commissari i precetti del come doveano, nel presentarglisi, richiamarsi a lui di qualche angheria signorile, e farne rammarichio, ed implorare vigorosi rimedi bastevoli all' uopo. Era devoluto principalmente que-st' officio di ammaestrante al Gioachimo Mundula, il quale avanzandosi al capo delle vie che metteano in Sassari, dava ai sopravvegnenti le ammonizioni più acconce; oppure, presciente già delle lamentanze, poneva loro nelle mani memoriali apprestati da lui, che doveano compiere a grado a grado il disegno premeditato, di mostrare con titoli produttibili l'unanimità dell'esecrazione dei vassalli contro ai baroni. Cosi la guerra feudale partiva come suggestione da Angioi partigiano, perchè, trasformata in querela di popoli oppressi, ritornasse ad Angioi alternos.
Il viceré, il quale, nell' incertezza per qualche tempo durata in Cagliari sui veri disegni dell'Angioi, avea cooperato con la sua autorità a secondare molti suoi provvedimenti, e promessogli più volte assistenza onde ristabilire la quiete in
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