Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[1796] PAnTE SECONDA.— LIBRO QUINTO. 3" 3
composta di nomini a due passioni : una ostensiva di zelo trasmodato per la causa cui tenevano, altra ascosa di avversione agli uomini della parte contraria. Nè fra questi ultimi mancava qualche malvagio. Capo ai più esaltati fra di essi era il maggiore della piazza Tharena, zelante per pubblico dovere, oltre zelante per privata ruggine coi capi dell' altra parte. Avea egli tratto a sé il barone Tcbiudi, comandante della centuria svizzera colà acquartierata, e il governatore della città Carroz, uomo di poca levatura, ma di fedeltà militare profondamente radicata ; il quale avea anche ragione di politica inimistà con l'Angioi, perchè, affine al canonico Navoni di Cagliari, membro ragguardevole dello Stamento ecclesiastico (in tempi posteriori arcivescovo della stessa chiesa), era per mezzo di lui entrato in qualche grazia col Cabras e col Pintor.
I seguaci di diversa opinione erano appellati, come ho detto, fazione di giacobini. Ma ingiustamente, perchè annove-ravansi fra essi alcuni dei più illustri ed onorati cittadini; i quali, disinteressati quali erano nelle quistioni feudali, e perciò senza appicco veruno con l'alternos, nella parte in cui ostensibilmente il suo governo mostrava inclinare ad illegalità ed insubordinazione, poteano essere scusati se nel rimanente, e .dove l'amministrazione sua pareva da lungo innocente, eglino non aveano voluto rompergli guerra e giurargli inimistà, ma aderivano a lui magistrato, a lui rappresentante legittimo del viceré. Questa parte, "protetta in Cagliari dalla famiglia alghe-rese dei Simon, tenacemente unita all' alternos, era accreditata in Alghero dal tenersi per aderenti suoi principali il capo consigliere della città De Carrion, e l'ex-gesuita Pugioni, uomo venerato per dottrina, per pietà, e per zelo e per frutto di quasi quotidiana predicazione. Davale pure aiuto di mente pronta, di cuor vivace e di penna scorrente l'abate Massaia, giovane studioso e di buone lettere, instancabile a raccòrrò le effemeridi della città, ed a ragguagliarne l'alternos. Teneausi anche per accostati alla stessa parte il comandante delle compagnie franche zio del Massaia, ed il comandante di quel porto, padre di me scrittore. Ed erano certamente, più che parteggiane per l'Angioi, noiati dei raggiri e della tracotanza de' suoi nimici; ma vecchi e prodi uffiziali, l'avrebbero eglino
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