Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      386 STORIA DI SARDEGNA. [1796]scorreva nelle ville devote a lui per ragunar nuova gente. Pareva uomo d'ordine, e tenero delle gerarchie fra città e città o fra comando e comando, perchè diceva, Sassari mezza capitale levò il capo contro alla primazia cagliaritana, e fu da voi sottomessa allo spirare del passato anno; sottomettiamo ora questa città subalterna che vuol disconoscere il governo di Sassari, e, più che governo ordinario, l'autorità dell' alterna. Ma i popolani delle viHe sapevano che le mura dèlia città subalterna erano coronate di cannoni, e di larghe piramidi di palle già apprestate inutilmente per la guerra francese. Onde lasciavano a chi volea lusingarsene il pensiero di quel matto assalto.
      Non perciò se ne abbandonava il progetto: e mancata quella gherminella delta visita palese della città, si attennero a sorprenderla per agguato. Indettaronsi coi più avanzati in lor fede fra gli Algheresi, che si sceglierebbe a ciò fare il giorno prossimo del venerdì santo, e l'ora in cui, chiuso il popolo nelle chiese per assistere agli offici divini, non incontrerebbero nell' accostarsi alla città, non che ostacolo di opponentisi, neppure impaccio di curiosi. I congiurati interni aveano promesso di occupare armata mano le porte per isbarrarle ai sopravve-gnenti, e d'impadronirsi con imprevisto movimento dei bastioni detti dello Sprone e Bastione Reale, della cortina del porto, dei magazzini pubblici e dell' arsenale. I Sassaresi si appiatterebbero in alcuni dei poderi vicini alla città, per accorrervi al dato segnale.
      Le cose procedettero in Alghero con si arcana precauzione, che il governatore non ebbe dal principio alcun sentore di quei partiti. Ma i Sassaresi aveano preso confidenza di minaccia prima di assaggiar l'impresa; onde per le millanterie fattene, prima copertamente, poscia senza ritegno, si venne al punto, che in Sassari era già notorio il divisamente di quell'incursione, nel mentre che in Alghero il segreto era rimaso nel petto dei congiurati. Solo due giorni innanzi all' indettato vi si cominciò a susurrare, che i partigiani angioini potessero tentare un assalto. Il governatore ne prese tosto argomento per rinforzare vie più i bastioni che mirano alla strada di Sassari, per raddoppiare le guardie, e per istringersi ai realisti. Volle
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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