Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
388 STORTA DI SARDEGNA. [i795,
sembianze di timido verso 1* Angioi, scriveagli scongiurandolo a voler tranquillare la città, contro agli arditi tentativi di chi abusando del suo nome volea inquietarla. Ma il governatore, se non valeasi del fatto esperimento per contenere i sospetti, valeasene per raddoppiare la vigilanza e 1* impegno. Era imminente la solennità cbe colà chiamano c(i Valverde, la quale ricorre nell' ottava della Pasqua. Era festa popolesca in chiesa poco discosta dalle mura, alla quale suole accorrere moltitudine di festeggianti dai paesi d'intorno. Era perciò propizio quel giorno a far novello romore nella città quasi deserta, e poteano i congiurati trarne vantaggio. Il governatore fe adunque sospendere la festa, e fe cacciare dalla città tutti gli stranieri che vi erano per essa venuti. Le cautele passarono ancora il termine del convenevole, giacché non si permise alle femmine di pernottare in città, quantunque i mariti si volessero rendere in carcere per risparmiar loro quel disagio di viaggiare di notte tempo; e non si concedette a un frate francescano, perchè venuto da Sassari, di restare nel suo convento; e i viandanti della villa di Milis, stranieri affatto a quelle civili discordie, e venuti colà a smaltire le loro melarance, ebbero divieto di entrare in città, e dovettero stabilir mercato fuor delle mura.
Era però più comportevole quella strettezza di precauzioni, che l'aria di trionfo datasi dai vincitori. È fortuna e disgrazia dei paesi di ristretta cerchia, che gli abitanti tutti, conoscendosi in viso e nell'animo, abbiano più vivi i rallegramenti, più Bere ed avvelenate le discordie. Dunque non eravi testimonianza di diffidenza che non fosse prodigata ai creduti Angioini. E girava per le mani di tutti la lista intitolata dei giacobini. Anzi, siccome fra questi figurava il Pugioni che èra tenuto per l'apostolo e pel santo del paese, trovossi modo di far pervenire questa lista col nome suo in cima anche in quel monisterio di monache, acciò che dove l'autorità di virtuosa vita dovea essere più rispettata, comparisse quel nome con macchia di tristi mondane passioni. E queste cose, sebbene leggiere, ho voluto qui notare: perchè dove soprabbondano nelle storie i racconti tratteggiati a solenne e voluminoso corredo di fatti, tocchi ancora a chi le scrive di poter esemplificare con narrazioni minute e in appa-
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