Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[1796] PAnTE SECONDA.— LIBRO QUINTO. 3" 3
che alcune sue bande si allontanarono di sfuggiasco. Volle egli prenderne vendetta, ricercando l'artesto dei nobili fratelli Spano, e del cavaliere Giannantonio Borro ; ina aveano trovato modo di eludere i loro ormatori, riparando per via di mare in Alghero. Si disse ancora che di maggiori nefandità si rendesse colpevole, dando di mano agli argenti di alcune chiese, ed imponendo al Capitolo di quella chiesa metropolitana una gravezza di scudi duemila per sostentare i suoi soldati. Le avanie però, delle quali ebbero maggiormente a lamentarsi gli Orista-nesi, furono quelle commesse dalle genti dell' alternos dopo la sua partenza.
A questa partenza, o per meglio dire al ritorno alle sue province, egli si appigliò come al partito migliore che gli restasse, tostochè s'avvide come eragli corso vanamente e dannosamente quel tempo di cui il governo di Cagliari erasi giovato. Egli erasi confidato che in Cagliari il suo partito avrebbe levato il capo a quel rumore, e sarebbene seguito movimento a lui favorevole; ma il movimento di alcuni era stato solamente per appiattarsi. Egli aspettava risposte, o adeguate alle lettere inviate, o promettitrici di qualche composizione; e le risposte erano state cannoni, e la testa sua messa a prezzo. Infievolita l'armata, dislegato quel fascio di gente ragunaticcia colta da luoghi diversi, minacciato da quegli stessi Oristanesi che gli aveano dato ospizio, ei sentì mancarsi l'animo ; e a notte già logora dopo il giorno undici egli usciva dalla città con pochi seguaci.
Fu allora che i malvagi, i quali non mancano mai in quei radunamenti di gente presa all' avventura, si ruppero ad ogni nefandità, profittando del turbamento del loro capo e della notte. Posero a ruba le case dell' avvocato Piras, del tesoriere della città, del canonico Massenti cui rapirono perfino la moz-zetta d'ermellino, del notaio Pistis al quale tolsero un valsente di scudi ottomila. Aprirono anche le prigioni, ad accrescere con la correria di quei tristi eh' eranvi rinchiusi la devastazione e il terrore della città : e trovatavi qna donzella del vicino luogo di Cabras, dove crescono vezzosissime, la conducevano forzatamente con esso loro. Angioi ebbe notizia di tali avanie, che già trovavasi nel luogo di Massama, ed esclamò
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