Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
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gli affari. Il viceré pubblicava toslo quel bando; ed inviava quindi a Sassari ad attitare contro agli Angioini il cavaliere Giuseppe Valentino, giudice della Reale Udienza, di quelli ritrattisi dal servizio nel maggior fervore delle calamità cagliaritane, del quale narrerò fra breve gli atti.
I delegati intanto aveano marciato pigramente. Lasciavano un cannone in Oristano, con alcuni artiglieri comandati dal cavaliere Giuseppe Humana. Inoltratisi nelle province sassaresi, chiamavano i comuni dichiaratisi per Angioi a fare sommes-sioìie ed ammenda. Le ville più compromesse, come Bono, Tiesi, Bonorva patria del Murroni e Semestene sua parrocchia, mandarono deputati che le rendevano all'obbedienza del viceré. Erano buoni sudditi, diceano, ed altra colpa non avevano che d'aver creduto ali 'alternos, tenuto da loro per magistrato legittimo, anzi per confidente del viceré. E molti diceano con ciò il vero. Accettavansi dai delegati queste sommessioni ; ma ai Bo-nesi aggiungevano, che se bramavano schermarsi dalla repressione maggiore meritata da essi, consegnasse il comune al Governo i più calorosi partigiani d'Angioi colà dimoranti. Passati quindi in Semestene é in Bonorva, confermavano quei popolani nella quiete; e per far conoscere che Pobblio del passato non movea da timore, riscolévano dagli stipolatori del rinnegamento feudale alcune rendite appartenenti ai baroni, e recuperavano parecchie masserizie di quelle tolte nel saccheggio d'Oristano. Spiegarono anche severità in Tiesi, dove suscitassi piccola avvisaglia, senza danno dei regii, e con l'uccisione di un popolano e ferita di altri pochi. Aveano attinto i delegati qualche notizia di congiura, che dovea colà scoppiare nel mentre che i deputati del comune presterebbero l'atto di rinnovato vassallaggio; perciò imprigionarono molti dei Tiesini. I delegati finalmente entrarono in Sassari nel di ventotto di giugno; cioè il giorno innanzi a quello in cui pervenne a Cagliari la notizia del real diploma delle grazie.
Questo diploma, tutto informato di generosità, avrebbe dovuto dar regola al contegno di quei deputati viceregii. Ma la pace chiude le sole guerre fra Stato e Stato: le guerre cittadine compresse dal trionfo sono lentamente rianimate dalla vendetta. Si era promesso il perdono; erano parole solenni, ma erano parole.
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