Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
[4798] PARTE SECONDA. — LIBRO SESTO. ' 413
rimasti dominatori degli Stamenti in Cagliari. Gli si consigliò dappoi di trasferirsi in Casale; dove prese albergo in un chiostro, intanto che studiavasi in Torino il termine da dare a quel grave e delicato processo. Ma il processo non ebbe termine, perchè Angioi indi a poco partissi ascosamente; recatosi dapprima in Genova, ove tentò di rannodare col Governo qualche pratica per la continuazione delle sue difese. Riparò dopo varie vicende in Francia; ad agitarvi dapprima inutilmente alcuni progetti di rifarsi del suo credito in Sardegna, anzi di ricomparirvi coperto dalle armi francesi vanamente da lui tentate; e finalmente a godervi quello che principalmente gli abbisognava nella già aggravantesi sua età, cheto vivere, ed obblio o disinganno della pericolosa gloria da lui ricercata.
Pareva con quelle spedizioni, riuscite a bene, raffermato l'ordine nel Logodoro; e perciò il viceré richiamava a Cagliari i suoi delegati, sapendo che Valentino bastava da sè per continuare in altra guisa a tenervi desto il terrore. Solo per qualche tempo, fermato a mezza via, ritornava in Sassari Delrio. Il ministero di Torino avea voluto l'opera sua a vegliare colà sai disegni di quei partigiani, ai quali Mundula e Livia rifuggitisi in Corsica mantenevano viva la speranza di una restaurazione angioina. Anzi il ministero avea fatto partire per Sassari un osservator misterioso, ch'erasi millantato di trar nella ragna tutti quei susurroni emigrati. Le quali pratiche essendosi menate senza molta sagacità, ne venne che se gli emigrati non riuscirono ad altro che a giattanza, il Governo ebbe anch' egli a perdere tempo e ricompense.
Il ministero era stato già allora mutato: perchè, promosso il conte Galli alla reggenza della Camera dei conti, avea il re commesso la trattazione degli affari del regno al marchese della Valle, presidente del supremo Consiglio, al quale avea anche conceduto di cumulare ambe le cariche.
Nello slesso intervallo i negozi pubblici della capitale aveano ripreso un andamento più consentaneo alla pace rinatavi dopo il diploma delle regie concessioni, e dopo il contemporaneo abbassamento dell'Angioi. La pace suggellavasi anzi più ferma coli' innalzamento di alcuni degli antichi capi di parte esaltata, divenuti dappoi capi di gente moderata e pentita, alle cariche
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