Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      [4798] PARTE SECONDA. — LIBRO SESTO. ' 435
      comandante; il quale senza porre indugi, e richiesto solamente dal viceré invito per iscritto a sua regola, ed assistenza personale di uffiziali sardi che restassero testimoni di ogni opera sua in quella mediazione, disponeasi immediatamente a salpare dal porto. Il viceré destinò tosto ad accompagnarlo il suo aiutante di campo cavaliere Antonio Grondona, uffiziale per molti rispetti degno di onorata piemoria, ed il giudice della Reale Udienza Valentino-Pilo (da non confoudersi con l'impiccatore degli Angioini); dando a questo autorità di ricomporre ogni cosa nell'isoletta, alla quale egli recavasi con la crudele ansietà di non più ritrovarvi la moglie e le tenere, damigelle sue figliuole, nate colà e in quel tempo colà soggiornanti.
      Ma la fregata francese, la quale avrebbe potuto salpare alle ore dieci del mattino, non potè muoversi dal porto che alle ore sei pomeridiane, perchè il'vento soffiò sempre gagliardamente ad impedirne l'uscita. E con ciò il malvagio destino dei Carolini fu consumato. I barbareschi eransi dipartiti dalle acque di San Pietro, valicata già da più ore la mezzanotte fra il 4 e il 5 del mese, ed i Francesi non vi giunsero che alle ore sette della seguente mattina. Tre ore sole di più celere arrivo, e quella infelice popolazione era salva.
      Beaulieu non sapea darsi pace d'aver fallito, benché senza sua colpa, una si bella occasione di salvare tanti disgraziati. Mi sono sfuggiti i barbari, scrivea egli in quella stessa mattina al console Laugier, e il divario di poche ore mi ha tolto la soddisfazione di aver potuto vendicare ottocento fratelli nostri ed alleati, trattati dai barbari con una ferocia di cui i Tunisini soli possono essere capaci. Rombi nostro e la sua famiglia erano anch'essi fra gli schiavi, né valsero a preservarli il nostro stendale e le lettere della repubblica. Stamane erano già di ritorno, ma dispogliati, ruinati, svillaneggiali. Mi sono accostato al lido col bravo ed onorato Grondona per avere maggiori chiarimenti. Qual triste spettacolo si è allora offerto ai miei occhi ! La giovane bella ed amabile consolsssa Rombi, presentatasi senza camicia, allattava il suo bambino involta in un cencio di tela grossolana. Io piangeva più di lei. Ho esibito al marito cinquanta luigi, al marito che sentiva maggiormente il suo avviliamoti cheja sua miseria. Ho dato l'intera mia borsa, ho dato
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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