Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
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11 viceré promettea buona fede nel dar quegli ordini rigorosi, ché il potea; ma non potea promettere felicitą-di opere in tanta angustici e povertą di mezzi. Parea esagerata a Laugier questa querela di povertą; ma giovavasene per accennare da lunge alla fraterna dilezione della Francia, la quale, ricercata di cooperazione, non fallirebbe certamente a rinfrancare colle proprie le forze del suo allealo. Il viceré avvidesi che mal gli era tornato il suo ridursi ad argomenti d'impotenza ; e usciva dal passo difficile rammentando al console le domande fatte al re per la spedizione in Sardegna di un buon nerbo di soldatesche regie. Taceagli solamente che il pensiero di tale spedizione era stato gią abbandonato.
Laugier avea indi a poco lo scambio con Coffin, senza che alcuna mutazione ne venisse nel contegno dei consoli col Governo di Cagliari. Lo stesso era avvenuto in Torino, dove il richiamo del Gioguenč, ottenuto dal direttorio per le vive instanze dei Balbo, non avea apportato alcun temperamento a quelle incessanti rimostranze diplomatiche, nelle quali, conceduta anche qualche včnia alla buona fede dell'esaltamento di mente di un uomo qual era il Ginguenč per tutti gli altri rispetti commendabile, resterą pur sempre argomento a meravigliarsi, come ei sentisse quasi l'onta dell'abuso della forza, e non quella dell' uso della menzogna.
L'abominazione popolare del nome francese erasi rincrudita in quello stesso tempo in Cagliari per l'arrivo di un PinM sardo, soprannominato Malerba, il quale col titolo di commissario francese diceasi colą inviato a farvi incetta di granaglie-Costui nella sua gioveiftł era stato frate cappuccino col nome di Fra Felice Antonio da Cagliari. Aģtea professato la regola, era stato consagrato diacono, e pił volte avea fatto officio pubblico di predicatore. Passato in Piemonte, era trascorso a qualche licenza, per cui il superiore dell'ordine in Torino avealo fatto passare in Italia a convivenza pił ritirata. Al passaggio dei Francesi spogliossi le lane di San Francesco, e prese moglie, od almeno spacciava per tale la donna che con esso lui condo-ceva. Quest' uomo ricomparve nella sua patria, menando glori» della sua apostasia, e di quella immunitą ch'era conceduta alla sua nappa dei tre colori. Ma fu generale l'indegnazione destata iniiodb»
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