Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      m , * fTOBIA DI SARDEGNA. [4798]costarsi al re. Si presentassero a lui, e gli rinnovassero a nome della nazione l'omaggio prestatogli in tempi più felici, e più che mai dovuto in quef rivolgimento di fortuna. Dicessero al re, che se gli restavano soli sudditi' i Sardi, gli restavano tuttora sudditi fedeli, anzi amorosi, devoti alla sua persona, inchinati alla sua autorità. Lo supplicassero a voler con la sua famiglia trasferirsi senza indugio nell'isola: gli stessi omaggi, la stessa dimanda rassegnassero alla regina ed a tutti i principi della real casa. Commettevasi pur loro di ricevere gli ordini che il re sarebbe per dare in quelle congiunture, e puntualmente eseguirli in quanto potea da essi dipendere. Nel caso poi in cui la repubblica francese avesse dichiaralo formalmente la guerra al re di Sardegna (giacché la guerra materiale era, non che intimata, compiuta), e il re non avesse potuto fermarsi in qualche Stato d'Italia suo amico, od anche trovandovisi restasse impedito ai deputati il passo per presentarsi a lui, si rimbarcassero , andassero in traccia del navilio inglese del Mediterraneo, ed abboccandosi con l'ammiraglio Nelson, gli chiedessero a nome del re e del regno di Sardegna e per titolo dell' antica amistà britannica, proteggesse l'uno e l'altro, e spedisse una divisione delle sue navi a guarentire l'isola da qualunque tentativo della repubblica, acciò che la Casa di Savoia avesse più difeso il suo regno, questo serbasse inalterata la politica sua constituzione. Ricorressero del pari ad implorare questa protezione, sempre che il re non si trovasse nella piena sua libertà: e fosse tenuto per non libero ogni qual volta fosse stato obbligato a soggiornare in paese dipendente da Francia o dalle repubbliche sue amiche, od anche fuori di tali paesi si trovasse circondato e guardato da esercito nimico. Serbassero infine memoria per iscritto di tutte le loro conferenze e deliberazioni, e vi registrassero il voto individuale di ciascun deputato, perchè la relazione da farsene dappoi agli Stamenti fosse intera.
      Queste instruzioni erano state lodate ed approvate dalla Reale Udienza, e vivamente applaudite da tutti coloro che ne aveano avuto sentore. Il viceré solo, al quale era riserbato di contrassegnare con l'abituale sua debolezza anche il termine estremo del suo governo, era titubante nell' accettarle. Commendava la spedizione della deputazione a Livorno, e l'invito diDigitized by


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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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