Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno
454 INDICE ALFABETICO DELLE COSE Più NOTEVOLI.
in Macomer, 396.—in Oristano scrìve al viceré con qualche resto . di sommessione, 897. — è deposto dal viceré, e spedizione fatta con* tro di lui, 398. — scrìve una seconda lettera al viceré in cui si discopre più apertamente, 399. — si mette a presso il suo capo, 400. — fugge da Oristano fino a Sassari, 402. — vi rimane incognito e ascosamente s' imbarca, 404. — è ammesso in Torino a difendersi, 412. — si manda a dimora in Casale e
%ge> 413.
Angioi (cavaliere Pietro). Sue fasioni nel campo sulcitano, 167.
Akkomb, 8.
Aragonese (dominio), in Sardegna, 38, 39, 47, 49, 50, 51, 52, 53, 65,
— Finisce. Quale sia stato, 56 e "gg-
Aragonese (Castello). 34.
Arborea, 33. — sue vicende ,46. — si ribella agli Aragonesi, 50.
Archivio pubblico ordinato, 93.
Arras (canonico). Vedi Angioi.
Arrighi, commissario francese, 429.
Arrius (padre domenicano). Presta ragguardevoli servigi nel campo sulcitano, 165.
Artiglieri sardi improvvisati, 154.
Asdrubalk, 8.
Assegnati francesi caduti in mano di chi non li conosceva, 189.
Augusto, 14.
Austriaca (dominazione), 51, 55.
Avogadro (conte). Ministro degli affari di Sardegna, 254. — usa parole più benigne del Graneri, ivi. — propone senta terne al re quattro nazionali per le quattro cariche primarie , 255. — risponde negativamente sul privilegio degl' impieghi, 273.
Avvocato, e procuratore dei poveri; si dk un miglior ordinamento al loro ufficio, 124.
Azimonti. Vedi Miniere.
B alari, 18.
Balbi a no (balio). Viceré, suo carattere, 142. — buoni principii del suo governo con 1* aiuto del segretario di stato Borgese, 143. —ottimi consigli dati al ministro Graneri, spe-
cialmente sugi' impiegati subalterni piemontesi, ivi. — si sottomette al segretario di stato Valsecchi, 146.— tiene segreta la notizia dell' entrata dei Francesi negli Stati continentali del re,150. —malcontento natone, ivi. — mezzo adoperato perché la notizia si rendesse da lui pubblica,
151. — sua titubanza nel prepararsi alla difesa, ivi. — scrive al ministro con espressioni generali sopra tal difesa, e il ministro se ne duole,
152.—spedisce imprudentemente navi caricate per conto delle regie finanze, ivi. — tollera il console francese in Cagliari, e tratta amichevolmente le navi di quella nazione, ivi. — lentezza sua nel provvedere alle vittuaglie, 155.—fa al ministro relazione pomposa degli apprestamenti di difesa, e dello spirito della nazione, ma non crede all'invasione, ivi. — la diffidenza eccitata contro di lui giunge al sospetto ; eravi ragione apparente ma non reale, 157.— mali umori fra lui e lo stamento militare, 160. —vuole sospenderne le adunanze, ivi. — fa perdere al governo per cagione non iscusabile la ricca preda del vascello francese incagliato II Leopardo j anzi permette ai Francesi di trarne quanto voleano e d'incendiarlo, 187.— malcontento generale per tal fatto, 189. — allarga le parole del re alla nazione dopo la vittoria sarda, nel comunicarle agli stamenti, 204. — si trova perciò impacciato al tempo stesso con gli stamenti e col ministro , ivi. — fa la palinodia della prima sua relazione sulla difesa del regno, 205. — ritorna sul suo argomento della soverchia abbondanza degli uffiziali stranieri, 206. — aderisce al consiglio di guerra richiesto dagli stamenti, ma in modo da muovere nuovi dissaporì , 208. — dà consigli infelici al Graneri riguardo ai deputati del regno, 218. — è informato della congiura contro ai Piemontesi,e tenta prevenirla,227.— fa arrestare gli avvocati Cabras e Pintor, 229. — fa buona prova di sé nel difendere negli ultimi momenti la sua autorità, 234. — si ritrae presso l'arcivescovo , ivi. — é rispettato dal popolo, e gli si resti-
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