Storia moderna della Sardegna di Giuseppe Manno

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      46Q * INDICE ALFABETICO DELLE CQSE PIÙ NOTEVOLI.
      *feogino, 121.—sua generosità personale coi Sardi, 126. — specialmente nella carestia dell' anno 1780, 128.
      — sue parole amorevoli alla nazione dopo la vittoria sarda, 201. — allargate dal viceré nella comunicazione fattane agli stamenti, 203. — dà pa-1 recchi provvedimenti di pubblico vantaggio in quell' occasione, ivi. — pubblica un indulto, 204. — comanda al Balbiano di far partire immediatamente dal regno il suo fratello Don Giacomo, e il suo maestro di casa Gamba, 211. — accoglie benignamente i deputati dellav nazione, e fa loro sperare cbe sarebbero ascoltati nella commissione creata per l'esame delle loro dimande , 224. — suo biglietto alla reale udienza dopo sollevazione cagliaritana, 243. — é più conde-scendente che i ministri nel giudi-ore delle dimande degli stamenti presentate dal loro oratore Wcive-scovo Melano, 365. — in colloquio privato col Melano gli manifesta le benigne sue intenzioni, ivi. — accorda tutte le dimande con solenne diploma, 368- — sua morte, 414.
      Vivalda (marchese). Viceré ; é invitato dagli stamenti a venire in Sardegna, 264.—carteggia amorevolmente col Cocco, 266. — suo arrivo in Cagliari , 270. — ordina la segreteria di stato, ivi. — si abbandona nelle mani del Cocco, 271. — dissapori fra lui ed il generale delle armi La Planargia, 272. — mostra la sua fiacchezza comunicando agli stamenti la risposta negativa del re sul privilegio compiuto degl' impieghi, 273. — si attraversa a tutti i disegni del generale, 274. — chiede la pronta convocazione delle corti, 279.
      — pubblica la legge sul consiglio di Stato, 280. — sospende le patenti di Flores 'Fontana e Sircana , 290.
      — al giunger l'ordine di eseguirle lo ^ riferisce non alla volontà del re, maa quella del ministro, 295. — comanda al generale di abbandonare ogni cautela militare, 300. — consulta la Reale Udienza sull' ultima memoria del generale, ed accresce così fomite ai disegni dei congiurati, ivi. — tituba allorché gli si chie-
      de la sospensione del glfeerale e dell' intendente , 303. — ribatta Pitzolo arrestato, che gli si presenta dal popolo , 305. — rimette nelle mani del popolo il generale arrestato , 308. — scusa e snatura nei suoi spacci a Torino i trucidamenti del luglio 1795 ,319. — studiasi dopo questi di tranquillare gli animi, 323.
      — é richiamato dal re a Torino, 324. — riprende il governatore di Sassari per aver implorato l'ausilio del viceré di Corsica contro ai Cagliaritani , 326. — fa imprigionare perciò il giudice Flores, 327. — ad abbassare i baroni sassaresi, capi del partito d'indipendenza in essa città, suscita contro di essi i vassalli feudali, 328. — fa guerra di pregoni con Sassari, 342.—trae una nuova saet-
      * tata ai bvoni sassaresi, 343. — manda tre commissari pètr pubblicare i suoi fcaadi Contro ai Sassaresi, 346.
      — si conturba per 1' arresto del governatore e dell' arcivescovo di Sassari, 35 4. — fa studio di molto riguardo per essi, e manda tre deputati degli stamenti a liberarli dalla custodia delle milifeie del Logodoro, 356. — allontana Angioi da Cagliari onorandolo della qualità di suo alternos in Sassari, 360. — comincia a sdegnarsi con esso lui per le sue ostilità contro ai feudatari, 377. — replica incomprensibile di lui ad Angioi, 379. — lo depone dalla carica, e gli manda incontro un nuovo alternos, 398. — concede amnistia ai seguaci di Angui, e mette a prezzo il suo capo, 46(7. — mandi Valentino a processare gli Angioini, 408-
      — gli comanda poscia di soprassedere, 422. — intimorito da lui, s'arrende , 423. — chiede il suo scambio, 427. — provvedimenti da lui dati a soccorrerà e redimere i Carolini, — sue conferenze col console francese sull' amnistia, sulla venuta del papa in Sardegna, e sul-1' esclusione della bandiera inglese, 438. —non acconsente ad una parte delle instruzioni date dagli stamenti ai deputati inviati al re in Livorno, 444. — si finge infermo, 445.— non riceve arringhe nel capo d* anno, 446. — guarisce, 449.
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Storia moderna della Sardegna
di Giuseppe Manno
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 466

   

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