Storia Siciliana di Anonimo autore
LVstati alla narrazione aggiungon pregio all' opera ed accrescon fede allo scrittore. Su questo dice che scrisse in volgare, ma che di quando in quando usurpò la latina favella ; che scrisse in principio del secolo XV. e che intese continuare la narrazione di Nicolò Speciale; che scrisse in armonia di fra Michele da Piazza, e d'altri scrittori del tempo degni di fede. Finalmente soggiunge che dessa cronaca fu nota al Testa che ne pubblicò alcuni brani nella sua vita di re Federico II V Aragonese, e nomina così per prima volta il Testa di cui ha ripetuto in tanta parte, pagine innanzi, i giudizi sulla nostra istoria, e torna a dire che il Testa pure riguardolla siccome una continuazione del Chronicon. Finisce col dire che la cronaca settimiana presenti una lezione ricca di errori, e che egli ricercando, a chiarire i dubbi, una copia migliore, aveva avuto per sorte una versione latina di essa cronaca, la quale si legge in seguito d'una copia della Historia dello Speciale nel codia ce Q q E 24 della Comunale di Palermo.
E a non prolungarmi in minuzie, prego a questo punto il lettore di notare
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (55/227)
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Nicolò Speciale Michele Piazza Testa Federico II V Aragonese Testa Testa Chronicon Historia Speciale Comunale Palermo
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