Storia Siciliana di Anonimo autore
LXIIL' autore dell' opuscolo in parola, il cui nome non nel frontespizio, ma sì in una dedica a Monsignor Giuseppe Ca-pece-Latro si manifesta, era Giacinto A-gnello; e quell'opuscolo, poiché a persona estranea agli studi paleografici e diplomatici era dovuto, rappresentava una prova novella della potenza d'un eletto ingegno (1). Se di cose indegne,
(1) Giacinto Agnello, nato in Palermo il 12 Febbraio 1791 e morto il 18 Giugno 1870, fu uomo di potentissimo ingegno, e si fece ammirare nelle discipline letterarie, benché solo a diletto le seguisse. Fu patriota ardentis-simo, ed amò la Sicilia con passione sì viva, che raro negli uomini è sentita a tal grado la patria carità. Complicossi però in faccende politiche, e sempre ai servigi di quella causa che propugnava la libertà. Quindi alcune delle sue poesie, — sventuratamente inedite in gran parte, — furono inspirate dalle rivoluzioni siciliane, delle quali fra i militanti del pensiero fu parte; e scrisse però anche sui giornali, e spesso dettò di quegli epigrammi che corrono in un baleno per le labbra di tutti. Poeta ebbe ad ideale la patria, gli affetti domestici, la virtù; ed ove non maneggiò l'epigramma, e qualche volta nell'epigramma istesso, ebbe due corde più che altre sonore: l'amore, il furore; e sino agli ultimi giorni di sua vita
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (62/227)
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Monsignor Giuseppe Ca-pece-Latro Giacinto A-gnello Giacinto Agnello Palermo Febbraio Giugno Sicilia
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