Storia Siciliana di Anonimo autore

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      LXVIII
      » senza far motto dello innanzi conun-» eia dalla morte di Federico secondo » di Aragona continuando poi sino alla » fine ».
      L' Agnello , come si vede , non rispettò la data ultima che si legge nel codice, 1428, e però termine r della narrazione riconobbe il passaggio del regno di Sicilia a Ferdinando dAragona, 1412, siccome, dopo maturo esame, il Gregorio avea fatto ; ma rimprovera saggiamente a costui che trasse fuori un brano solamente della narrazione compresa nel codice settimiano, e diel-]a , senza tener conto della massima partelasciata inedita, quale una storia completa , a cui veramente nessuna scrittura della Settimiana corrisponderebbe , dal momento che nessuna presenta da solo quel brano. Nota anche che il Gregorio aggiunse i numeri ai capitoli, numeri che non figurano nel codice ; e ciò tende a dimostrare come l'operato del Gregorio sembri quasi fatto apposta per isviare ogni idea di riconoscimento tra l'originale e la copia da lui pubblicata. Se non che venti e un anno di poi, nel 1853, il signor Pietro Set-
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore
1884 pagine 227

   

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