Storia Siciliana di Anonimo autore
Lxxxmquel di chi legge gli scritti miei la stima a tanto uomo dovuta: a tanto uomo di cui devo troppo stimarmi da sezzo e per ingegno e per sapere ; a tanto uomo che, moltiplicandosi quasi alla fatica, oltre che di dottrina, è luminoso esempio di patrio amore.
§V. Chiuderò l'esame deifalsi giudizi tradizionalmente ripetuti sulla (storia settimiana in dialetto, riferendomi per ultimo a quanto, ripetendo il Eossi, continuatore d' un' opera dal Eossi cominciata, ne scrive il mio ottimo e dotto amico commendatore abbate Gioacchino di Marzo, Bibliotecario della Comunale , nel volume III dei Manoscritti di essa Biblioteca indicati e descritti.
Egli a pagina 353 e seguente, numero I, a proposito d'una copia del Chronicon eh' è nel codice 4 Q q D 47, — un ms. del sec. XVI, — ricordando le fatiche dal Gregorio spese sul Chronicon , dice che « trovò pur egli » — il Gregorio — « nella libreria principesca » de'Settimo di Palermo un altro più » antico codice, che par de' primordi » del quinto decimo secolo, e appresta » una versione in volgar lingua della
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (83/227)
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