Storia Siciliana di Anonimo autore
XCVIIInella qualità di avvocato del fisco (1). Poco di poi, finalmente, in quell' istesso anno 1286, re Giacomo, dopo la sua coronazione, inviando ambasciatori a papa Onorio V, sceglieva appunto Bartolomeo da Neocastro, cui associava un milite catalano, a nome Gilberto da Castelletto (2).
La narrazione di lui parte dalla morte di Federico II lo Svevo (1250), emente quei documenti, ma pure è tanto deplorevole che persone troppo incompetenti abbiano avuta la pretesa di curar la stampa di quell'opera, e non abbiano rispettato quanto dal Carini solamente si faceva, nè a lui solo abbiano lasciato disimpegnare il inandato di fornirla completa, osando anche frapporvi l'opera propria, che tanto insipiente si mostra in una nota a pag. 426 e negli indici in fine del volume.
(1) Vedi Amari, op. e voi. cit., pag. 377. Il diploma, del quale è copia a pag. 147 del volume ms. Q q G X della Comunale di Palermo, pubblicollo Nicolò Buscemi nella sua Vita di Giovanni da Procida, documento VI, pag. XVI e segg. (Palermo, stamperia reale, 1836, in 8.° di pagg. 190 — LXIV).
(2) Vedi Amari, op.,vol. ecap. cit., pag. 378; e vedi pure il cap. CV della Historia del Neocastro medesimo.
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (98/227)
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