Storia Siciliana di Anonimo autore

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      cSulla Historia in prosa del Neocastro non farò qui una narrazione dello scoprimento del codice più antico che se ne conosca, posseduto al presente dalla Nazionale di Palermo, nè ripeterò l'odissea di quel codice; dirò solo che primo a pubblicare quella Historia fu il dotto gesuita Giuseppe Maria Amato (1), nella biblioteca della cui famiglia figurò un
      (1) Giovanni Maria Amato, palermitano, fu figlio ad Antonio Amato principe di Galati. Appartenne alla Compagnia di Gesù, e fu uomo assai dotto, e si versò anche nella diplomatica e nella storia siciliana, come affermano le opere di lui. Di queste, oltre la nominata, piacemi ricordare il Tabularlo di Santa Maria della Grotta da lui trascritto, autografo che la Biblioteca Comunale di Palermo conserva ai segni Q q E 14, e nel quale i testi greci sono corredati di traduzioni latine. È opera che tuttora rimane inedita, e che acquista grande valore per lo sperpero in cui il Tabularlo originale è caduto quindi'alla soppressione dei Gesuiti che po-sedevanlo. L' amato, sotto il nome di Bartolomeo Muscia, — fu il Mu«cia un suo contemporaneo nativo di Caccamo ed ivi arciprete, ed uomo versato anche nelle memorie patrie, — nel 1692 pei tipi del Corbelletti in Roma pubblicò i due documenti noti sotto il titolo di Sicilia nobilis, site nomina et cognomina comitum, baronum et fencXatariorum


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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore
1884 pagine 227

   

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