Storia Siciliana di Anonimo autore
CIII
» di Palermo, e scendea fino a vanti e » finzioni puerili per esaltar Messina » sulla città sorella », fu fedel narratore delle cose a suoi tempi occorse. Nè vale che nel prologo, accennando alla discendenza normanna onde il regno di Sicilia passò agli Svevi, abbia affastellate le tante inesattezze che il Muratori fecesi a notare nella sua prefazione; poiché se questo sommo fra i dotti fosse stato più addentro nella conoscenza dei cronisti siciliani di quel periodo, avrebbe riconosciuto nelle inesattezze che il Neocastro ripete, dicendo dei Normanni e degli Svevi, errori comuni, dovuti a storie che allora correvano. E se poi avesse anche avuta una qualche conoscenza delle fonti storiche che servivano allora a continuar le memorie dei più antichi ricordi, non avrebbe nella prefazione medesima quell' uomo dottissimo tacciato il Neocastro d' aver conservato nella Historia in prosa le fantasticherie che sarebbero servite ad abbellire quella in versi; poiché nella Historia del Neocastro nulla v' ha che alla invenzione di lui debba attribuirsi, nulla che a quei tempi non fosse ritenuto pura e
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (103/227)
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