Storia Siciliana di Anonimo autore
CXVIIdocumenti diplomatici (1). Eran ragioni politiche che consigliavano quello studio, a carezzare gli antichi diritti di quelle regioni spagnuole dipendenti allora dalla Francia, e il De Marca, ch'era in quel tempo arcivescovo di Tolosa, vi attese recandosi a studiare luoghi e documenti. Ma quando moriva, già arcivescovo di Parigi, non aveva condotta l'opera commessagli che sino al libro terzo, onde, morente, confidò al Baluzio il mandato di continuarla e recarla a compimento (2). Il Baluzio aggiunse però all' opera dall'arcivescovo incominciata il libro quarto (8), ed in seguito a questo stampò quattro fra storie e cronache inedite, ed
nelle prime ventisette delle quali stendesi in colonna l'indice dei nomi e delle cose notevoli contenute nell'opera, e nell'ultima l'errata-corrige, ed un cenno del privilegio onde Luigi XIV autorizzava il Baluzio alla stampa dell'opera).
(1) Vedi l'op. cit. nella prefazione al lettore, num. II, e nel documento del 28 Gennaro 1311 onde si dà. l'incarico di visitatore al De Marca, stampato in seguito alla prefazione medesima.
(2) Vedi ivi, pref. num. XXXV.
(3) Vedi ivi, loc. ci
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (117/227)
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