Storia Siciliana di Anonimo autore
CXXXIIIrire sullo scrittore , su questo vecchio penitente che pur nella povertà dell'eremo portava tanta conoscenza non solo dei tempi suoi ma delle sacre e delle profane lettere, do un' idea, appena una idea, dello scritto di lui.
Morto re Federico, col rimanere solo al governo re Pietro II la politica interna del regno assumeva un aspetto novello: le nimicizie fra i Chiaramonte e i Ventimiglia, da re Federico represse, per quanto non completamente e per quanto ingiustamente col proteggere e favorire quel Francesco Ventimiglia che appunto le avea provocate, scoppiavano più che mai ardenti, poiché re Pietro richiamava il proscritto conte di Modica, Giovanni Cliiaramonte II, e provocava e compiva contro i nemici di costui gli eccessi primi del civile conflitto. He Roberto d'Anjou da Napoli tentava, siccome d' ogni occasione, cogliere anche il destro di tali incidenti novelli per tirare a sé gli scontenti, e guadagnare uomini e terre in Sicilia; e però, correndo a' lui quei Ventimiglia cogli affini Antiochia che erano riusciti a scampare ai furori di re Pietro e alla morte, rimandava
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (139/227)
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