Storia Siciliana di Anonimo autore

Pagina (141/227)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      OXLIstender la mano agli Angioini, ma questi non ne profittavano temendo un inganno, e tardi intanto le armi siciliane, sotto il comando di Blasco Alagona, correvano a reprimere prima il feudatario ribelle in Lentini, e quindi a racqui-stare con gran sangue Termini, Golisa-no, Brucato, ed ultima Gratteri. Il dieci Ottobre gli avanzi degli Angioini, respinti e stremati, su due galere genovesi prendevano a salvamento la rotta di Napoli (1).
      Eran tali i fatti che svolgevansi in Sicilia, consecuzione di una contesa che toccava allora il mezzo secolo, quando questo povero ma dotto vecchio scriveva a re Roberto, re immite, empio, crudele, a cui non giovava il lungo studio sulle carte dei filosofi e dei santi, mentre, sfidando il retto giudizio di Dio, continuava a spargere tanto sangue,
      (1) Pił completamente che altrove, riunite e studiate tuite le testimonianze, i fatti di tale incursione angioina sono registrati nel mio scritto dal titolo Un diploma di re Pietro II relativo all'assedio di Termini del 1338, pubblicato nell' Archivio storico siciliano , nuova serie, voi. Ili, pag. 331-46.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore
1884 pagine 227

   

Pagina (141/227)






Angioini Blasco Alagona Lentini Termini Golisa-no Brucato Gratteri Ottobre Angioini Napoli Sicilia Roberto Dio Pietro II Termini Archivio