Storia Siciliana di Anonimo autore
OXLIstender la mano agli Angioini, ma questi non ne profittavano temendo un inganno, e tardi intanto le armi siciliane, sotto il comando di Blasco Alagona, correvano a reprimere prima il feudatario ribelle in Lentini, e quindi a racqui-stare con gran sangue Termini, Golisa-no, Brucato, ed ultima Gratteri. Il dieci Ottobre gli avanzi degli Angioini, respinti e stremati, su due galere genovesi prendevano a salvamento la rotta di Napoli (1).
Eran tali i fatti che svolgevansi in Sicilia, consecuzione di una contesa che toccava allora il mezzo secolo, quando questo povero ma dotto vecchio scriveva a re Roberto, re immite, empio, crudele, a cui non giovava il lungo studio sulle carte dei filosofi e dei santi, mentre, sfidando il retto giudizio di Dio, continuava a spargere tanto sangue,
(1) Pił completamente che altrove, riunite e studiate tuite le testimonianze, i fatti di tale incursione angioina sono registrati nel mio scritto dal titolo Un diploma di re Pietro II relativo all'assedio di Termini del 1338, pubblicato nell' Archivio storico siciliano , nuova serie, voi. Ili, pag. 331-46.
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (141/227)
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