Storia Siciliana di Anonimo autore
CXLVIIrare la guerra esterna, e la sventurata Sicilia dovea però cadere in quel baratro di miserie che fanno inorridire anche al semplice ricordarle.
Dei Siciliani che tali miserie ebbero a sperimentare, mentre non sappiamo quanti sulle medesime pietosamente scrissero, e i loro scritti non ci son pervenuti, due sono i cronisti che ci avanzano; nè tralascio di ricordare che anni fa dal mio egregio amico signor Alfonso Miola da Napoli si scopriva in un volume manoscritto della Nazionale di quella città una stupenda poesia sincrona che le descrive: una poesia che ci avanza anonima anch' essa, ed esistente, almeno per le conoscenze che sin ora se ne hanno, in quell' unico apografo , dal quale per primo io stesso ebbi l'onore di renderla a pubblicità, corredata dalle debite illustrazioni (1).
(I) La pubblicai nell'Archivio storico siciliano, nuova serie, anno II, 1877, col titolo latino che nell'apografo presenta di Quaedam profetia, e illustrai la trascrizione del testo con uno studio paleografico , letterario e storico, e con numerose note filologiche ed esplicative. Ne fece anche cenno il Miola nella suai
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (147/227)
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