Storia Siciliana di Anonimo autore
CLXIIndice dei manoscritti della Comunale di Palermo, ad illustrazione di esso codice (1), altro non dice che: « Ms. esem-» piato nel 1687 da un antico codice che » si conservava presso Vincenzo Auria » (2), ed ha di particolare un' appendice
(1) Pag. 116.
(2) Vincenzo Auria, Palermitano, fu uno degli uomini più dotti e degli studii più benemeriti del suo tempo. Di famiglia oriunda genovese, della celebre Doria, — Auria è la forma latina di quel cognome, che a quanto pare fu conservata e fino a tardi usata dal ramo di Sicilia, trapiantatovi lungo le guerre del Vespro,—nacque il 5 Agosto 1625. Nel 1652 ottenne dall'Università degli studii di Catania la laurea in giurispru lenza, ma più che il foro chia-mavalo il Parnaso, e verseggiò in latino e in italiano. Vago d'ogni branca di sapere a tutto si volse, ma più alla patria storia. Parecchie Accademie, e sì che quello era il tempo delle Accademie, lo accolsero con onore tra i socii; gli uomini più dotti del secolo, e non solo di Sicilia ma anche d'Italia, ebbero con lui rapporti. Fu tenuto in gran conto pur dagli uomini più celebri di allora per nobiltà, e per altezza di cariche, e mori in Palermo il 6 Dicembre 1710. L'opera più nota e più diffusa dell'Auria è la Storia cronologica dei Viceré di Sicilia edita la prima volta in Palermo dal Coppola nel Ì697; ma di lui molto ci avanza, e son open; sloriche, letterarie, agiografiche, poetiche,
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (161/227)
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