Storia Siciliana di Anonimo autore
CLXXXVJIImonti, cioè, onde La Sicilia pel tradimento di Maniaco e per opera di un figlio di costui si dice passata ai Musulmani, è quella stessa favola che suole attribuirsi per altre fonti, all' imperatore Eraclio, cho imperò dal G10 al 641 di Cristo : come leggesi, per esempio, in Bartolomeo da Neocastro (1) ; ond' ò che tutta la farragine di scritture di seconda mano , tutte le compilazioni che dal secolo xv in poi si fecero sulle cronache dei secoli antecedenti, mostrano diversamente l'uno o l'altro nome pei fatti medesimi; ed a volte, come il Chronicon, nessun nome riportano, ma generalmente
(1) Cap. LXXXIV. La introduzione di Eraclio a protagonista delle medesime leggende, delle quali altrove, per interpolazione o in sostituzione del nome di Eraclio istesso , si fa protagonista Arcadio, ha ragioni più antiche, e di interesse più vasto. Non infatti al fanatismo municipale d'una città è dovuta, ma al fanatismo religioso d'una potente nazione che tenne due secoli la Sicilia; ed è passata nelle nostre scritture daquelle degli Arabi. V. amari, Storia del Musulmani di Sicilia, voi. I, Introduzione, pag. VII, dove si parla appunto di tali favole, onde nella vita di un uomo solo sono compendiati nè più nè meno che i fatti mal conosciuti di venti secoli.
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Storia Siciliana
Compilata in dialetto nel secolo XV
di Anonimo autore
Gaetano Romagnoli Libraio Editore 1884
pagine 227 |
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Pagina (185/227)
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