Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè
10 alla g10ybntù toscanache si compone in mirabile ordine d'accordo co' suoi principi, le altre parti d'Italia guardano con ansia di desiderio e d'impazienza mal temperata; la guardano con affetto e con gioia fraterna tutte le altre nazioni, perchè queste vogliono la felicità della loro sorella primogenita, perehè tutte vogliono 1' equilibrio internazionale e la pace europea. Così arrida il cielo a questi voti !
Ora l'Italia tutta debbe a se stessa, debbe alle nazioni sorelle 1' esercizio di tutte le virtù civili, per poter degnamente partecipare della vita pubblica alla quale è finalmente chiamata; l'Italia chiede a tutti i suoi figliuoli cooperazione franca e sollecitudine operosa; chiede che i padri, le madri, i precettori, infra gli altri doveri che a ciascuno d'essi incombono, esercitino quello di educare la novella generazione a pensieri di religione, di patria, di coraggio civile, ponendole sott' occhio 1' esempio degli avi colla scorta della storia, affinchè il passato raffrontato col presente serva loro di modulo a governarsi rettamente e degnamente nell' avvenire.
Nella prima edizione di questo nostro lavoro storico, al quale ci eravamo dedicati con una brama arden-tissima di giovare alla patria, e di veder crescere una generazione educata a saldi e generosi sentimenti di carità cittadina, nè tutto potemmo scrivere, nè tutto quello che avevano scritto ci fu consentito di pubblicare per la stampa; e ce ne dolse, più che della ferita fatta al nostro amor proprio di scrittore e di precettore di storiche discipline, ce ne dolse come di pubblica sventura. La è dolorosa narrazione, ma
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