Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè
capitolo fhibko 17
per riporvi le merci e i bestiami, per ricoverarti gli uomini accorsivi a trattare e a compier negozi; e questi umili edifizj a poco a poco si saranno ingranditi, ampliati, distesi, trasmutati in solide abitazioni di pietra col favore delle prossime cave, finché assumessero aspetto e nome di città ; così l'esperienza insegna essere avvenuto sempre. Trovasi memoria di due mercati nelle vicinanze dell'Arno; uno chiamato Villa Arnina o Camarle, forse campo di Marie, e pare fosse nei dintorni della chiesà di San Giovanni; il secondo presso la odierna porta di San Niccolò.
Quarantanni prima della nascila di Gesù Cristo una colonia militare fu mandata, secondo 1' antica usanza, da Ottavio e dagli altri triumviri a popolare Firenze; e da ciò chiaramente apparirebbe che vi fosse già ampiezza di territorio e sufficiente numero di fabbricali, poiché dedurre una colonia, come dicevasi allora, non valeva propriamente fondare una città , ma inviare abitatori romani ad abitarla per vie meglio significare il dominio della potente repubblica. 11 territorio e gli averi dei Fiorentini furono dunque sparlili con famiglie romane, le quali, per procacciarsi comodità e per salvarsi dal giusto risentimento degli spogliali, crebbero gli edifici e vi si afforzarono. Più tardi i veterani di Ottavio , dopo l'infelice battaglia di Filippi, occuparono violentemente altre contrade della nostra Toscana, e di queste il iillorale ; e adonestando la ingiusta usurpazione colla scusa di proteggerlo dalle correrie dei pirati, vi usarono essi medesimi ogni maniera di atti scellerati e feroci, e spogliarono dei suoi beni la popolazione natia ; la quale ridotta senza modi di vivere, andò ramingando peli' Italia , e indarno offerì a Roma lo spettacolo della sua miseria, indarno invocò giustizia contro l'usurpazione soldatesca. I Romani, nel loro orgoglio, chiamavano barbari coloro che Italiani non erano ; per giunta angariavano come servi quelli stessi che non respiravano con loro l'aere della superba città-regina.
Come colonia romana Firenze fu pienamente soggetta ai reggitori e alle leggi di Roma ; pur godette di quei diritti e di quei privilegi che alle colonie competevano, cioè della elezione libera di magistrati propri, che ripartivano Storia dblla Toscana 2
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