Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč
52 storia della toscanada ambizione di distenderli contado colle conquiste, tornarono i Guelfi fiorentini ad osteggiar Pistoia nel 1253, e dopo averla pił volte combattuta, le imposero legge di rimettere ¦ in patria i Guelfi ; nel 1254 mossero contro Siena, strinsero d'assedio Montereggioni, e 1' avrebbero avuto in mano, se > Senesi, quantunque potenti, non si fossero piegati anch'essi pel loro meglio alla legge di Firenze. Colla stessa prosperitą di fortuna combatterono a Poggibonsi e a Volterra, dove stavano in gran forza i Ghibellini; e pareva questa un'impresa temeraria, perchč la cittą, fabbricata sulla cresta di un monte e di malagevole accesso, era per giunta munitis-sima di grosse muraglie e piena di generosi difensori ; ma appunto quel loro soverchio ardore dette la vittoria all' oste fiorentina. Impazienti i Volterrani di aspettarla a pie fermo, vollero uscir dalle mura, piombarle addosso e furono gagliardamente ricevuti e rispinti -, nella fuga disordinata, incalzati sempre, rientrarono in cittą, e confusamente con essi vi si cacciņ il nemico. Alle preghiere del vescovo, dei sacerdoti, delle donne desolate e piangenti che chiedevano ad alte grida mercč, mcstraronsi umani i Fiorentini, si contentarono di far prevalere anche in Volterra la loro parte, e n'uscirono senza commettervi ruberia, nč omicidio, per correre, prima di riveder Firenze, addosso ai Pisani.
Anni 1254 dell'E. V. La fama di tante vittorie avea sbigottito tutta la Toscana; Pisa superba dell' impero dei mari, potente di popolo e di territorio , ma rotta e fiaccata da civili discordie, mandņ incontro all' oste ambasciatori colle chiavi in mano in segno di reverenza per trattar pace con essa ; furono i patti che i Fiorentini in Pisa fossero franchi in perpetuo da gabella e diritto di mercanzia che entrasse e uscisse dalla cittą, per mare o per terra ; che i Pisani usassero il peso e la misura dei panni, e battessero moneta alla lega di quella di Firenze ; che non facessero guerra coi Fiorentini, nč dessero alcun aiuto palese o celato ai loro nemici ; che cedessero il castello di Ripafratta, e, in pegno dei patti fermali, dessero cinquanta ostaggi. Cosi veniva Firenze distendendo di giorno in giorno 1' arbitrato sulle cittą vicine e rivali della suą potenza. L'oste rientrņ fra le gridaLjOOQle
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