Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo fumo. 53
      giulive del popolo in Firenze, dove furono Catte gran feste; l'anno 1254 fu chiamato con ragione dagli antichi cronisti fiorentini l'anno delle vittorie.
      Le condizioni imposte ai Pisani furono dure ; Pisa le aveva accettate, ma era facile prevedere che una pace così vergognosa sarebbe stata da quegli uomini oppressi alla prima opportunità violata. La parte ghibellina, prostrata per la morte di Federigo, cominciò a risorgere con Manfredi, il quale, avendo al solito nimica la corte di Roma per cagione del regno delle Due Sicilie, pose ogni studio a tenersi amici i Ghibellini; e questi non fecero meno per lui, desiderosi di ristorare la loro fortuna.
      Anni 1256 dell' E. V. — Pisa , prima , ruppe guerra a Firenze, non già che movesse dirittamente contro di lei, ma contro i Lucchesi; e a questa infrazione dei patti, Fiorentini e Lucchesi assalirono i Pisani al Ponte del Serchio, gli scompigliarono, ne corsero il territorio fin sotto le mura della città, e per farle più onta, a significato di giurisdizione, vi batterono moneta- Tornarono i Pisani a chieder pace e V ebbero , ma le condizioni, questa è sempre la sorte dei vinti, furono più dure delle prime , imperciocché si volle che cedessero parecchie castella ai Lucchesi e ai Fiorentini, fra le altre quello di Mutrone, che situato sul mare, poteva riuscir perniciosissimo al commercio loro. A questo punto risplende di nobile luce la integrità d'un cittadino fiorentino , e l'angustia dei limiti che ci siamo imposti, non ci pare onesta ragione per farcela trapassare in silenzio. Aldobrandino Ottobuoni teneva opinione con altri anziani che il castello di Mutrone si disfacesse, perchè troppo ne sarebbe costato il mantenimento per via della sua lontananza dalla città; la risoluzione della cosa era serbata al giorno appresso in pubblico parlamento. I Pisani, che cedevano quel loro castello a malincuore e prevedevano che i Fiorentini ne avrebbono usato ai loro danni, ignari delle risoluzioni della repubblica vittoriosa, pensarono a corrompere qualcuno degli anziani con moneta, affinchè facesse prevaler la sentenza della distruzione; il loro messo si volse appunto all'anziano Aldobrandino Ottobuoni; ma questi, udita la proffertaLjOOQle


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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