Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      storia della toscanaparie e 1' altra gli dessero stanchi e mallevadori. Alcuni dei cittadini più turbolenti e pertinaci negli odii furono per certo tempo mandati a confine negli Stati della Chiesa, altri dispettosamente andarono volontarii a stare alle loro ville. Ordinò poi, per contentar le due parli, che il magistrato dei Buonomini, stalo fin allora di dodici, crescesse fino a quattordici, che otto fossero Guelfi e sei Ghibellini col proposito di spegnere le parti, e che durassero in carica due mesi- Queste leggi e questi patti fece poi scrivere tra gli Statuti della repubblica.
      Questa pacificazione cattivò al pontefice la stima c il rispello del comune e del popolo, e vi dibassò l'autorità di re Carlo, il quale per le sue crudeltà nel regno era venuto in odio grandissimo ai popoli a lui soggetti, e per smisurata ambizione pauroso alle repubbliche.
      Anni 1282 dell' E. V. — Il pontefice che avea già tolto al re Carlo il titolo di vicario imperiale, e che mirava ogni dì più a scemarne il credilo in Italia, finì la vita nel 1280; Carlo se ne rallegrò, e pose ogni opera nel fare eleggere un papa di sua soddisfazione ; ma ne furono brevi le gioie; mentre agognava a farsi re di lutla Italia, i Siciliani, stanchi di lui e dei suoi Francesi, gli si ribellarono, ne scossero la dura signoria, ne uccisero i soldati e quanti parlavano l'esoso linguaggio, e vendicarono in pochi dì vent'anni di avarizie, di spogliamene, di nefandissimi oltraggi. Così un popolo si redense dalla dura schiavitù usando a tempo e in guerra giustissima le armi.
      L' ultima riforma del governo, per l'indole variabile del popolo fiorentino e per essere stali ammessi i Ghibellini fra i primi reggitori, non poteva durare; sia che costoro avessero speralo di risorgere dopo il dibassamento di Carlo, sia che le loro speranze avessero con segni troppo imprudenti manifestato, sia che la preponderanza numerica dei Guelfi nelle magistrature li avesse fatti prorompere in male parole od in più aperte minaccie, i Guelfi tornarono a violare gli accordi della pace nel 128*2; tolsero ai Ghibellini lutti gli onori e i benefizi, trattennero alle famiglie confK nate i salarj, poi le dichiararono ribelli. Più aspri rinacquero
     


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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