Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč
72 storia della toscanaNulladimeno Firenze non era mai salita fino allora a si alto grado di felicitā ; era il suo reggimento forte e rispettato al di fuori per molte e gagliarde armi, pel ricordo di segnalate vittorie ; i cittadini s'arricchivano nei beati ozii della pace, e volti per indole ai piaceri, davansi ad ogni maniera di conviti, di cavalcate, di armeggiamenti, di danze, di canti; facevano suonar alto ed invidialo il nome della repubblica fiorentina nelle corti pių splendide dell'Italia e d'oltralpe ; e ne maravigliavano i principi e gli ambasciatori di grandi potenze che n'erano ospitati.
Infrattanto che in Firenze, libera da guerre esterne, si operavano le felici riforme che siamo andati notando , la repubblica di Pisa, istigatavi dal vicario di Rodolfo tedesco, in una ostinatissima guerra contro la repubblica di Genova logorava forza e ricchezze, e tanto era possente l'odio di parte a'que'giorni, che Firenze e le altre cittā guelfe della Toscana, posta in non cale l'antica amicizia, la fratellanza ed ogni sentimento di generositā, fatta lega coi Genovesi che battevano la repubblica pisana per mare, le si rovesciarono tutte addosso, perchč era ghibellina, allorquando la fortuna delle armi avevala abbandonata, e quando Venezia stessa, per una fredda politica, le aveva volle le spalle.
Toccammo brevemente della maravigliosa potenza di Pisa sui mari; superba di vasti e ricchi possedimenti nelle isole d'Elba, di Corsica e di Sardegna, destō presto l'invidia delle altre potenze marittime, e pių di tutte l'altre della repubblica di Genova, cbe di mal occhio vedevala con un piede in Sardegna, e a lei preferita negli scali di Levante,, sulle coste di Siria e fin sul Mar Nero. Nelle spesse battaglie che si dettero le due repubbliche, fu sparso gran sangue, e a Pisa erano toccali i colpi pių duri.
Le ultime disgrazie patite dai Pisani presso il porto di Faleria e in Sardegna (1282-83) li infiammarono a tentar nuovi sforzi ; Genova anch' essa, per serbarsi e per crescere in potenza, parve centuplicarli. Un formidabile navilio sotto il comando del conte Ugolino della Ghcrardesca mosse ( 1284 1 ) ad insultar Genova fino nel suo porto ; e questa
' Nel 1284 una grossa piena dell'Arno rovinō il poggio dei Magnoli e 5o case.
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