Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      78 storia delia toscanacon poca fatica se ne sarebbe impadronito; furono però ritenute le castella di Rondine, Laterina, Civitella e Castiglione; alcune delle quali si vollero disfatte. Quando finalmente si deliberò di assediar la città non era più tempo; le reliquie dell' oste, gli abitanti e la gente del contado vi si erano gagliardamente afforzati, e vi fecero una stupenda difesa; anche le donne, anco i vecchi vi dettero mirabili prove di valore. I Fiorentini, veduto che non v' era modo di espugnarla, se ne ritrassero dopo averle fatti spregi disonesti e mille villanie.
      Poscia corsero addosso a Bibbiena, la presero, e ne «piantarono le mura ; cosa di cui non furono laudati i due priori che v' andarono, perchè ai disagi che v' ebbe a soffrir 1' esercito non rispose, a gran distanza, il frutto che se ne aspettava.
      NuIIadimeno la vittoria di Campaldino si volle splendidamente festeggiata in Firenze con tornei, con armeggiamenti, con pubbliche onoranze all' esercito, e si ordinò perfino I' erezione d' una chiesa all' apostolo San Barnaba, di cui era caduta la festa il di della battaglia. Queste guerre continue fra comuni erano una dolorosa conseguenza delle ire di parte ; ire fatte più aspre e più crudeli dalla ambizione smodala del dominare e da quel soverchio di vita che ribolliva a quei tempi negli Italiani; notisi non pertanto cl/e in quest' anno 1288 per dare uno splendido documento di civiltà, superiore a quanti n' aveano dati popoli e nazioni in Europa, Firenze stauziava una legge che aboliva affatto la servitù della gleba ed equiparava i coloni alla condizione degli artigiani e degli altri popolani. E questa legge che noi diciamo essere stato documento di umanità e di civiltà, fu eziandio documento di sana politica, imperciocché si volle con essa far sempre più difficili ai baroni le violenze e le angherie eolle quali straziavano e manomettevano i miseri che spargevano per essi i loro sudori.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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