Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      storia della toscanaAnni 1327 dell'E.V. — Composte le guerre di Sicilia, Carlo duca di Calabria venne con più cavalieri francesi a Firenze nel mese di luglio del 1326, dopo essersi alcun poco soffermato a Siena per acchetarvi le discordie civili che la sturbavano; ma queste protezioni, queste amicizie francesi erano insidiose, fatali a Firenze quanto le armi dei nemici; volle il duca nominare a sua voglia i priori, dar cariche in città e pel contado, deliberar di pace e di guerra, e in men che faccia un anno ne trasse meglio che quatlrocenlo-mila fiorini d'oro. Nulladimeno della sua venuta si sbigottì la parte ghibellina di tutta Italia, e Castruccio non potè più come per Io avanti correre e saccheggiare il paese; laonde si volsero i Ghibellini per lettere e per legali a Lodovico il Bavaro in Germania affinchè li aitasse a resistere al duca e alla gente pontificia che slava in Lombardia- Il Bavaro calò a Milano , s' accostò a Pisa, la quale, spaventata di Castruccio che stavate attorno, voleva resistergli, la occupò per forza e le impose incomportevole taglia- Firenze, sopraffatta alla notizia della sventura di Pisa, dubitò per se grandemente, e se il Bavaro avesse ascoltato i consigli di Castruccio, suonava forse l'ultima ora per lei; ma il Tedesco, sospinto dall'ambizione della corona, lasciò la Toscana e mosse con Castruccio alla volta di Roma-
      Anni 1328 dell'E. V. — Carlo di Calabria che poteva fermare i passi del Bavaro, per viltà non lo fece, e sollecito dei suoi stati aveva abbandonato i Fiorentini, lasciando suo vicario in Toscana Filippo da Sanginelo- Eppure non bastavano questi falli a schiuder gli ocehi a coloro che lo avevano chiamato.
      I Fiorentini profittarono dell'assenza di Castruccio, e per segrete pratiche gli tolsero Pistoia , cacciandone il presidio lucchese; Castruccio, ricevuta a Roma questa notizia, tornò rapidamente nei su'oi stati, piombò inaspettatamente sopra Pisa e la occupò a dispetto degl' imperiali; messo poi all'ordine un buon esercito, strinse d'assedio Pistoia. I Fiorentini, che avevano più gagliarda oste, lo sfidarono a battaglia, ma Castruccio fè prova di tanta arte, di tanta ostinazione, temporeggiando, assalendo, ritirandosi e afforzandosi sempre,


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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