Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè
capitolo quinto. ' 159
pella supremazìa della repubblica ; ma poiché non aveva ereditato la vasta mente del padre, ebbe a soflrire di lutto 1' odio dei nemici della sua famiglia e della sua fazione. Coloro che avevano obbedito a Cosimo, non vollero riconoscere in Pietro la stessa autorità; Luca Pilti che s'era fatto capo d'una fazione , avversava i Medici e voleva esercitar solo il potere che una volta era stato tutto in Cosimo ; quindi le d.uc fazioni che si dissero una del Poggio, da quell'altura dove il Pitti fabbricava il palazzo, l'altra del Piano, in opposizione della prima. Piero, seguendo il malizioso consiglio di Diotisalvi di Nerone, già dei migliori aortici di Cosimo, ed ora voltosi per ambizione al Pilli, volle ritirare lutti i credili del padre, perchè il patrimonio per via delle grosse spese presentava un qualche disordine; con questo provvedimento scontentò gli amici e sj trasse addosso l'animavversione di assai cittadini e forestieri che n'erano andati falliti. Inopportuna e imprudente fu questa risoluzione, imperciocché, affidati alle prestanze di Cosimo, aveano molti istituito fabbriche ed officine, e Pietro, richiedendo i capitali, li mandava in rovina, e farea scordare il benefìcio antico- La parte medicea s'indebolì, e già si era venuti a capo di far mutazione nello stato, togliendo l'abuso di crear la nuova signoria dalla vecchia. Anche quando si trattò di continuare al figlio del duca Sforza, che era morto, quella pensione che la repubblica pagava al padre, opinando Piero pel .sì, gli altri si opposero, e si scese alle vie della violenza. Quei del Poggio, o gli aderenti al Pitti, ricorsero al marchese di Ferrara, Borso d'Este, che s'accostò a Pistoja con parecchi cavalli pronto a secondare i disegni dei congiurati; ma Piero, avvisato in tempo, fece venir gente dalla Homagna e da Bologna in Firenze; poi colle lusinghe e cogli adescamenti trasse Luca Pitti dalla sua, svergognandolo agli occhi di tutti copie apostata politico ; la fazione del Poggio cadde; la nuova signoria uscì favorevole ai Medici, e i loro nemici o furgpo confinati o volontariamente abbandonarono la città; bjion numero di fuorusciti fecero testa a Venezia, che era malcontenta dei Fiorentini e dei Medici, e indussero il senato a far guerra alla repubblica fiorentina. Questi si unì allora ad Ercole d' Este e alleGo. -A
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