Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè
1 06 storia della toscanaremote contrade, caddero nelle mani dei Medici; lo slesso Bandini rifugiatosi a Costantinopoli, fu arrestato e condotto a Firenze, dove fini la vita col supplizio degli altri suoi sciagurati compagni.
Il pontefice scomunicò la repubblica fiorentina, ne dichiarò i cittadini ribelli alla Chiesa, e istigò Ferdinando di Napoli e la repubblica di Siena a dichiarar loro la guerra. Il re mise insieme un esercito sul Trasimeno, e dandogli a capitano il-suo primogenito Alfonso, appreslavasi alle offese, protestando che la tempesta picmbava non già su i cittadini di Firenze, ma sopra Lorenzo, solo autore di tutte calamità. I Fiorentini però non si sgomentarono per siffatta tempesta ; Francesco Accolti lettore di Pisa scrisse animosamente un consulto contro le censure pontificie ; il comune impose gravissimi balzelli e fra gli altri uno di cinquantamila fiorini sul clero e sulle persone non sopportanti; si diè poi a tutti i pensieri della guerra, e valorosamente combattè; ma le armi dei collegati prevalevano e già minacciavano la capitale.
La repubblica scoprì anche un trattato segreto in quest'anno tra Piero Baldinotli cittadino di Pistoia e il re Ferdinando per dare in mano a quest'ultimo la patria, ai danni de' Fiorentini ; ma la nera trama fu rivelala da Alessandro e Giulio figliuoli di M. Rinaldo degli Albizzi il quale era stalo nel 1434 caccialo in bando. N'ebbero i generosi cittadini largo guiderdone dalla repubblica, e il reo confesso fu attanaglialo sopra un carro mentre lo si conduceaalla morte col capestro al collo.
Anni 1479 dell'E. V. — Lorenzo coll'annuenza della repubblica, desideroso di por fine alla guerra, che prevedeva voler esser fatale per causa sua alla patria e a tutta l'Italia, colla l'opportunità d'una tregua, recavasi nel dicembre in persona a Napoli presso Ferdinando , e qui tanlo seppe coll'inge-gno, colla facondia, colle magnificenze e coll'arte, che era finissima in lui, adoperarsi sull'animo del re e dei suoi consiglieri che a patti onorevoli e reciprocamente vantaggiosi fu stretta pace ed amicizia fra loro. Anche il pontefice poco appresso si pacificò, tanto più che i Turchi, colla presa di Otranto, aveano spaventato tulli i principi dell'Italia. Firenze fu ribenedetta.
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