Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      capitolo quinto. ' 167
      Anni 1480 dell'E. V. Ottenuta la pace, perdette Lorenzo per sempre la libertà fiorentina e meglio provvide alla futura grandezza della sua famiglia calpestando la costituzione dello Slato.
      Le pratiche insidiose di Ferdinando di Napoli e del duca di Calabria suo figlio per ridurre sotto la sua soggezione la repubblica di Siena, aveano atterrilo tulli gli amici della libertà in Toscana, nè Firenze era stata meno in apprensione degli altri comuni ; e se l'inaspettalo avvicinamento delle armi turchesche alla penisola non avesse richiamalo a gran fretta il duca di Calabria a difendere il regno, chi sa come sarebbono andate a finir le coseNon durò lungamente la quiete in Italia; e i Fiorentini come ausiliarj ebbero a combattere in più congiunture; allorquando il pontefice promosse la lega contro i Veneziani tra lui, il re di Napoli e il duca di Milano, la quale si chiamò lega santissima , anche i Fiorentini ne fecero parte e recarono gravi danni ai Veneziani dal lato di Ravenna. Più tardi, morto Sisto IV, Innocenzio Vili suo successore mosse guerra al re di Napoli , al quale s' erano ribellali molti baroni del Re-1 gno , e il comune di Firenze, a persuasione di Lorenzo, si mosse a soccorrerlo ; poi, falla la pace tra il re e il pontefice , si ostinò a voler ricuperare Sarzana, toltagli da Agostino Fregoso e data al Banco di San Giorgio di Genova, e dopo una ostinala guerra la riebbe nel 1487.
      Congiurarono conlro la vila di Lorenzo nel 1481 Battista di Bardo Frescobaldi, Amarotlo figliuolo naturale di Guido Baldovinetti e Antonio di Giovanni di Baldo Balducci per commissione avutane, si disse, dal Conte Girolamo Riario e da alcuni fuorusciti fiorentini. La congiura doveva effettuarsi nel dì dell'Ascensione che cadde in quell'anno l'ultimo di maggio. A dì 1." di giugno, poiché la congiura non fu latta per mancanza di cerle armature, fu catturato Battista di Bardo Frescobaldi, il quale palesò gli altri. Furono tutti
      1 Lo spavento dell'Italia fu tantp granle, che allora cominciò l'uso di suonar le campane o /' Angelus a mezzogiorno, per pregare Iddio a tutelarla dai Turchi.


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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