Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè
'cipitoi.o quinto.
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e tra per le paure, la fame e le morti ci si viveva miserrima vita.
Anrii 1523 dell'E. V. — Morto nel settembre del 4SM il pontefice Adriano VI, gli successe il cordi noi Giulio, the prese nome' di' Clemente' "VII; e Firenze, sempre più sotto la soggezione dei Medici, odi subito imporsi che ai Soderi-ni, dichiarati poc'anzi ribelli, si restituissero i beni e gli o-nori, e che si conoscesse nel cardinal Silvio Passerini da Cortona, uòmo duro ed inesperto, un governatore in sua vece.
Anni 1524 dell'E- V. — Il pontefice amava svisceratamente due suoi nipoti, Ippolito I' uno , figlio di Giuliano duca di Nemours, Alessandro l'altro, creduto figlio di Lorenzo duca d'Orbino ; e volgendo su costoro le sue mire, propose intanto alla balia che il primo,' di soli quindici anni, fosse fatto abile agli oflìcii della repubblica , il che gli fu subito con' decreto solenne assentito ; ad Alessandro era «tato dato da Carlo'V il ducalo di Civita di Penna nel regno di Napoli:
I Francesi,' che a verno dóvulo abbandonar la guerra di Lombardia; dopo rttervi soffèrto gravissimi danni, tornarono con maggior sfòrzo di gelile in Italia; e il papa rinnovò la 1-ga coli'imperatore e cor Fiorentini contro di loro, ma colla rapidità-delle loro mosse avevano i Francesi riconquistato Milano, e faceanO dubitare di più splendidi fatli; il pontefice allóra, che se vedeva di malocchio i Francesi, non temevi meno l'ambizioni di Carlo V sull'Italia, mandò un suo legalo a trattar con Francesco di Francia, promettendogli di non fargli mai contro.
Anni 1525 dell'E."V."— Noi non possiamo continuare a dire Uellè strepitose Imprese di Francesco I e di Carlo V iti llalfà/'^ che Airono cagióne di tante morti e di tanti strazi',' pefchè' questa istoria e? farebbe uscir di soverchio dai confini che in questo compendio ci siamo imposti; solo ci contenteremo di accennare come nella battaglia memorabile ira gl'imperiali e i Francesi sotto Pavia, avessero que-
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