Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (200/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      200 storia OBlla toscanaClemente, s'era chiuso in castel Sant'Angelo e sperava tot» tavia nell'esercito della lega '.
      La depressione di Clemente avea dato animo ai Fiorentini, nei quali durava l'amore della indipendenza e I' odio per i Medici; quando il Borbone colle sue cerne tedesche rumoreggiava attorno Firenze, s'erano levati a tumulto i cittadini, e, gridando viva il popolo, viva la libertà, insultando agli stemmi e alle immagini medicee dovunque ne trovassero, aveano obbligato la Signoria a dichiarar ribelli Ippolito ed Alessandro dei Medici, che allora erano assenti; tornarono poi, accompagnati dai capitani della lega, e il popolo, spaurito, si quietò; ma quando giunse nuova del sacco di Roma e della prigionia del papa, la fazione contraria ai Medici Don seppe più frenarsi e riprese animo ad insorge-re e a tumultuare- Niccolò di Piero Capponi, uomo venerato da tntta la città per i suoi integri costumi e per la sua moderazione, si pose con Filippo Strozzi e con altri dei migliori alla testa dei Libertini (nome che allora si dava ai nemici del governo mediceo)- Si tennero prima alcune pratiche col cardinal Silvio Passerini di Cortona, ma egli non aveva animo bastante alla gravità della circostanza, e ondeggiava incerto a qual partito appigliarsi. Allora si convocò una pratica grande di cittadini, quasi lutti avversi allo slato attuale, e appena ragunata, vi fu vinta una provvisione che Ippolito ed Alessandro dei Medici, insieme col cardinale di Cortona, abbandonassero la ritta e consegnassero le fortezzedella repubblica in mano dei cittadini. Filippo Strozzi, (quantunque unito in parentela coi Medici per via della moglie Clarice sorella di Lorenzo doca d'Urbino) andò a partecipare questa deliberazione al cardinale e ai due giovanetti, e per evitare maggiori disordini e pericoli, (ulti e Ire partirono il di seguente alla volta di Pisa, accompagnati dal medesimo Strozzi; ma per via gli uscirono di mano e fuggi-
      'Li storia del «aceo di Roma, narrata da molti contemporanei, ti ha •eritta da Franceico Vettori e stampata a Parigi nel 1Ó37; un'altra reta-(ione ai attribuisce a un Jacopo Bonaparte da San Miniato, pubblicata in Colonia nel i?56 e tradotta dal principe Napoleone Luigi Bonaparte, Fi-ranie i83o. Può consultarsi per questo caso anche la viu di Benvenuto Celimi, ma con gualche riserro.
      ed by


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (200/378)






OBlla Sant'Angelo Clemente Fiorentini Medici Borbone Firenze Signoria Ippolito Alessandro Medici Roma Medici Don Piero Capponi Filippo Strozzi Libertini Silvio Passerini Cortona Ippolito Alessandro Medici Cortona Strozzi Medici Clarice Lorenzo Urbino Ire Pisa Strozzi Roma Franceico Vettori Parigi Jacopo Bonaparte San Miniato Colonia Napoleone Luigi Bonaparte Fi-ranie Benvenuto Celimi Niccolò Filippo