Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (206/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      306 stoma della toscanacamente confidava , perchè la paura dì nòVella guerra gli sturbava i pensieri, perchè l'amore dei figli in-cattività non davagli pace; infatti la regina, madre di Francesco, aveva detto che per riavere un solo, non che ambedue i figliuoli del re, suoi nipoti, avrebbe dato mille Firenze ! così l'imperatore rimase arbitro dei destini d'Italia, e i Veneziani, i Fiorentini, il duca di Ferrara e i baroni1 napoletani che aveano parteggialo per Francia furono indegnamente sacrificali. .¦¦.•-.
      Ma gli Sforza tornarono al possedimento di Milano ; ina il duca di Ferrara, messosi m grazi» dell'imperatore-, n'ebbe a malgrado del pontefice l'investitore di Modena e di Reggio :'ma!il pontefice, l'imperatore,''il re .d'Ungheria.c i Veneziani s'aggiustarono e fecero lega fra loro ; tutte le Contenzioni d'Italia s'accomodarono; sola Firenze rimase da banda come vittima destinata al sacrifizio! Parve imperdonabile in lei H delitto di aver seguitato sempre la parte francese, di aver Cacciato i Medici che volevano' calpestarne le leggi e violarne l'indipendenza; lo sdegno- dei pontefice avea vinto l'animo dell'imperatore, e quahdó ambasciatori della repubblica, uno dei quali fu Niccolò Capponi, gli andarono incontro a Genova e a Piacenza e gli fecero dichiarazioni, profferte e proteste, udirono rispondersi duramente dai ministri imperiali; V' è forza piegarvi a Sua Santità!
      Tradita dai Francesi e da' suoi, afflitta della paura della pestilenza e della carestia, abbandonata da lutti, veggendo che soldati pontifici ed imperiali si apparecchiavano a di» _ lagare li suo territorio, non rimasero alla infelice repubblica fiorentina altri modi di difesa fuorehè nella disperala e-nergia dei suoi migliori cittadini. Si chiamò' la religione in sussidio, e ad infiammare gli animi, dai pulpiti di san Marco si udivano concioni le quali raccomandavano costanza nelle avversità e amore alla patria, e predicavano' compiuti i giorni vaticinati dal Savonarola per l'acquisto della libert&iSi spacciarouo comandanti fedeli nelle terre, che si volevano tenere, e si munivano di vitlovaglie ; si ripararono le fortificazioni di Firenze da Saq Miniato o Monte del re fino all'Arno e alla porta a San Pier Gallolini, e Michela»-
      y


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (206/378)






Vella Francesco Firenze Italia Veneziani Fiorentini Ferrara Francia Sforza Milano Ferrara Modena Reggio Ungheria Veneziani Contenzioni Italia Firenze Cacciato Medici Niccolò Capponi Genova Piacenza Sua Santità Francesi Marco Savonarola Firenze Saq Miniato Monte Arno San Pier Gallolini Michela