Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      108 storia della toscanasignificarono lo zelo per la patria gli Ottanta facendo provvisione che ai spiantassero tutti i borghi, le case, gli orti, i giardini in un raggio d'un miglio attorno alla città, e piansero le arti in quei giorni lo strazio e la perdita di bellissime opere
      Il duca d'Orange, ai 14 d'ottobre, alloggiava nel piano di Ripoli rimpello a Firenze; Siena avealo fornito per forca di non poche artiglierie; altre, con altri sussidii, aveane date .Lucca- Piantarono gl'imperiali il campo sopra i colli circostanti, cerchiando tutta quella parte di là dall'Arno a levante, dalla porta a San Niccolò fino a ponente alla porta a San Frediano; alla porla a San Gallo slava il conte di San Secondo, a Gt-ramonle Alessandro Vitelli, a Santa Margherita a Montici le Sciarra Colonna; snll'Ema , aUa villa Guicciardini, detta la Bugia, erano il Cagnaccio, il Castaldo e Monsignor d'Alcalino; altri condottieri di truppe alloggiavano pelle ville che da Santa Margherita scendono al piano di Giullari è si distendono fino a San Leonardo e alla porta a San Giorgio. I lanzi erano a Baroncelli e a San Matteo in Arcetri; gli Spagnuoli a Baroncelli e a San Gaggio, a San Donato a Scopeto e a Bello Sguardo, alle Campora, a Marignolle, a Mon-toliveto e a Scandicci.
      La repubblica fiorentina avea munito di gagliardi presici Prato, Pistoia, Empoli, Pisa, Volterra, Colle, Montepulciano e San Sepolcro; non passava poi giorno cbe non si scaramucciasse attorno Firenze, quantunque ordini severi dall'una parte e dall'altra il vietassero.
      Francesco Ferruccio, che vedemmo tornalo dal Regno, dove avea militato colle onorale reliquie delle Bande nere, fu spedito commissario a Prato con ottocento fanti; poi per
      ' Fi* gli edifici perdati ri contarono la Chiesa e il oonrenie di San Gallo, presso la porta dì questo nome, dov'erano dipinti di Andreadel Sarta, del Perugino • di Ridolfo Ghirlandaio-, il conrento di San Giotto e quello di San Benedetta fuori di porta a Piatii della Badia a San Sairi, fu rovinata una metà, e il reato andò debitore della ina saiveaaa all'incanto destato nei distruttori dal magnifico cenacolo di Andrea del Sarto. Sulla riva sinistra dell'Arno furono demoliti altri oonrenti , « di questi l'antichissimo di Monticelli. Dante da Castiglione incendiò I» villa Medicea di Caraggi, e » stento andò salva quella di Cattali?.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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Ottanta Orange Ripoli Firenze Siena Lucca- Piantarono Arno San Niccolò San Frediano San Gallo San Secondo Gt-ramonle Alessandro Vitelli Santa Margherita Montici Sciarra Colonna Ema Guicciardini Bugia Cagnaccio Castaldo Monsignor Alcalino Santa Margherita Giullari San Leonardo San Giorgio Baroncelli San Matteo Arcetri Spagnuoli Baroncelli San Gaggio San Donato Scopeto Bello Sguardo Campora Marignolle Mon-toliveto Scandicci Prato Pistoia Empoli Pisa Volterra Colle Montepulciano San Sepolcro Firenze Ferruccio Regno Bande Prato Chiesa San Gallo Andreadel Sarta Perugino Ridolfo Ghirlandaio- San Giotto San Benedetta Piatii Badia San Sairi Andrea Sarto Arno Monticelli Castiglione Medicea Caraggi Cattali OOQle Dante