Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      218 storia della toscanacorporazioni di Arti) crebbero a poco a poco la forza e l'è-» nergia dei mercatanti e degli artigiani, ne alimentarono l'amore per la libertà, e venne il giorno in cui vollero misurarsi corpo a corpo coi loro oppressori, e, congiurati in concorde volere con gli abitanti delle campagne, ne fiaccarono l'orgoglio. Poi, parendo loro che fosse soverchia 1' autorità nel primo magistrato, gli vollero aggiunto un podestà forestiero nel 1207, il quale sceglievasi a pluralità di voti, fra i cittadini d'una città amica a Firenze, di quelle spezialmente che s'erano collcgale con lei nel 1199, ai tempi della lega toscana.
      Ecco i principj del parlamento, della vita popolare; già si parla di voti, come innanzi erasi parlato di lega fra le città toscane.
      In questo provvedimento si rivelò di buon'ora la saviezza di un popolo che desiderava la giustizia amministrata con rigore, e che voleva intervenire nella scelta dei magistrati. Nulladimeno vuoisi avvertire che fin allora erasi ben lontani dall'idea del governo rappresentativo, e che i consigli generali o parlamenti procedevano piuttosto a discrezione ed arbitrio che secondo un gius stabilito.
      Poi cominciarono ad infuriare le maledette divisioni guelfa e ghibellina; i nobili s'accapigliarono rabbiosamente fra loro; il popolo aderì a quella parte o a quella, secondo gli umori, ma più facilmente stette coi Guelfi; i nobili, i riechi feudatarj si dissero ghibellini, e parteggiarono per l'impero. Guelfi e Ghibellini s'appoggiarono però agli stranieri fossero Svevi o fossero .Angioini, e non pensarono mai a l'arsi indipendenti.
      Prevalsero per alcun tempo i Ghibellini, ma il popolo non polendone comportar l'insolenza e gli scherni, nell'ottobre del 1250 levossi ad un tratto in arme, e volle governarsi per magistrati liberamente eletti da lui slesso. I cronisti scrivono che allora si fece il primo popolo, o in altro modo, alla forma aristocratica fu sostituita la forma democratica o popolana. Per volo pubblico si levarono via potestà e senatori, si creò un Capitano del popolo con trenta-sei caporali e dodici consiglieri che si chiamarono Anziani. Per dar forza poi a questo magistrato si scrìsse in ventiLjOOQle


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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