Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      221 storia della toscanafu fatto un Consiglio di ottocentotrenta cittadini, portato poi fino a millesettecentocinquantacinquc, il quale doveva elegger tutte le magistrature; ma le fazioni imperversavano, il popolo improvvisamente sfrenalo inmultuava; per la spedizione di Carlo Vili era slato scomposto il sistema politico dell'Italia ; era cresciuta nei forestieri la libidine dell' Italia, il disgusto delle repubbliche. I Fiorentini versarono allora in grave pericolo, perchè era poca saviezza nei governanti, uon unità di scopo e di consigli nel popolo. Sperarono essi negli aiuti di Francia per tener lontani i Medici, e furono abbandonati : dispiacquero al pontefice Giulio II e se ne trassero addosso lo sdegno: i Medici tornarono in patria, poi a furia di popolo furono di nuovo scacciali.
      Ma questa ultima rivoluzione mal diretta e male amministrala, ma l'intervento dei forestieri e la tradigione degli amici precipitarono Firenze; l'accordo di Barcellona tra Clemente VII e Carlo V imperatore segnò- l'ora estrema della repubblica.
      CAPITOLO SETTIMO Dinastia Medicea-Anni 1532-1737 dell'E. V.
      V^edemmo la repubblica fiorentina, nata da umili principi,-dilatare a poco a poco, sia colle armi, sia cogli accordi, sia col danaro, talora eziandio colle fraudi il suo dominio; la vedemmo distendersi dal Mar Tirreno al ducato d'Urbino-. Negli ultimi tempi le discordie, le guerre e la lotta soste-nula per difendere bravamente la sua libertà, le fecero perdere gran parte di quel territorio che avea con tante fatiche acquistato, e solo potè riacquistarlo quando cadde sotto il principato assoluto di Alessandro de'Mcdici, e crescerlo eziandio sotto i suoi successori; ma questo ricupero, questo accrescimento non era gloria per lei; di padrona, di dominatrice ch'ell'era, ebbe il dolore di dividere colle altre prò-
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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