Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč
CAPITOLO SBTTIHO. 22ovince della Toscana la vergogna e il danno della pił dura servitł.
Ma ormai questa felice contrada, che forse un mezzó secolo prima era stata delle meglio doviziose e fiorenti della terra, per colpa delle calamitą che avevano afflitto cosi crudelmente l'Italia, per colpa delle sue maledette discordie, e per non poche altre cagioni politiche, indipendenti dalla sua volontą e dai suoi errori, era ridotta spettacolo di desolante miseria.
Il commercio e le industrie, colla-' scoperta del nuovo Continente, s'erano volti altrove; le guerre lunghe e micidiali con Pisa,- l'aviditą di principi venturieri, ambiziosi e crudeli l'aveano smunta di danaro, l'aveano scemata di uomini, l'aveano distolta dall'agricoltura e dalle industrie sorgenti inesauste di prosperitą; l'assedio lungo, dispendiosissimo, disperalo, l'avea ferita d'un colpo mortale; si che narrasi aver dovuto por mano alle sacre suppellettili delle chiese per pagare i soldati imperiali che L'aveano dilacerata.
I fiumi non governati dalla scienza dilagavano le canw pagne, impaludavano, guastavano l'aere sanissimo, distruggevano i ricolti;- le confische, le prepotenze dei grandi, le vendette pubbliche e private, il bisogno di braccia per sostenere la guerra e per far l'estrema prova di salvar la pa-> tria aveano disperso gli agricoltori ;- le carestie, la fame, i morbi, che a questi flagelli sono compagni inseparabili, mi' (tacciavano, straziavano il paese ; il mantenimento fastoso d'un principe e d'una corte, il soldo dei suoi satelliti, profusamente pagati perchč la paura ispirava la generositą ; il bisogno di puntellare con ogni maniera di spionaggi, di corruzioni, un Irono nuovo e malsicuro , crescevano a ribocco i pesi, sgomentavano i cittadini che erano pieni di tacita mestizia e di terroreT Sulla porta del palazzo dei Pri »ri ori s'aia'sospesa l'arme del pa-I a; pni si volle spezzato e distrutto anche il campanone che avea chiamato il popolo a parlamento , e del metallo si fece nuova moneta col nome e col ritratto del duca Alessandro e di San Co-imo patrono della la miglia Medicea.
SrOBJA DELLA ToSCAKA. 15-
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