Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč
CAPITOLO SETTIMO. 229
ai Medici per antiche gelosie di famiglia. Narra in questo proposilo Benedetto Varchi aver egli da cardinale favoreggiato a pił potere l'affrancamento di Firenze per far onta ai Medici; creato pontefice prese nome di Paolo III.
Se dispiacque al duca l'elezione di Paolo III, riempģ di gioia i fuoruscili fiorentini, i quali corsero subito, e Filippo Strozzi era capo, a trovare il pontefice a Roma ed ebbero validi appoggi nei cardinali Ippolito de'Medici, Salviali, Ridotti e Gaddi, per una ragione o per l'altra avversissimi ad Alessandro duca e pieni di maltalento contro di Ini. Baccio Valori, cui il nuovo pontefice avea tolto l'uffizio di governatore in Romagna , incaloriva queste pratiche da Firenze dov'era tornato a stare, e dove, avido e rapace com'era, non poteva darsi pace dell'inazione in cui tenevalo il duca.
Anni 1535 dell'E. V. Fu deliberato in questo tempo dai fuorusciti, che stavano in gran numero a Roma, di mandar oratori a Carlo V a Barcellona, i quali significassero qual tristo governo facesse Alessandro della infelice cittą, e gli dipingessero come la prima capitolazione fosse slata violala. Giunsero gli oratori al cospetto di Carlo, e li seguitarono altri uomini rispettabilissimi, mandati dai cardinali avversi al duca, e furono, come due diverse ambascerie, benignamente accolli e caldamente officiati da Andrea Doria 1 genovese, amantissimo della libertą e salvatore della sua patria; ma l'imperatore applicava in quel tempo l'animo alla impresa di Tunisi, e promise che avrebbe pensato a un qualche rimedio quando la sua impresa fosse compiuta 3. Il cardinale Ippolito de'Medici, turbato fieramente della risposta dell'im-
1 Andrea Doria antico alle repubbliche e salvatore pił tardi della sua Genova, offeriva a Carlo, se voleva rendere la libertą a Firenze, di adoperarsi in modo che tra Genova, Firenze, Siena e Lucca si facesse una lega a devozione dell'imperatore e a difesa comune degli stati loro, della quale egli sarebbe capitano, il che offrirebbe una gran sicurezza pelle cose d'Italia, senza alcuna spesa di sua maestą. Farcii, St. Fior.
1 Gli ambasciatori dei fuorusciti, quando furono in Lombardia, seppero che una mano di sicarj prezzolati da Alessandro li voleva ammazzare, e veramente in Modena li trovarono c li fecero catturare da quel governatore. Varchi lib. 14.
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