Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      238 STORIA DELLA TOSCANAL'idea delle Bande, come vedemmo, era tolta repubblicana; ma Cosimo dette loro quell'ordinamento e quella larghezza ohe conveniva ai suoi bisogni, e a quelli d'uno Stato nuovo. E non a caso abbiamo detto pensò a un esercito, poiché Cosimo dispose perfino di trentamila uomini.
      Infatti il pontefice, forse per favorire il suo nipote Pier Luigi Farnese tristo e ambiziosissimo uomo , e per giunta nemico a Cosimo, pareva far fondamento sulle discordie della repubblica di Siena; ma i ministri dell'imperatore, d'accordo col duca, vi cacciarono un presidio, e vigilarono alla quiete e al buon ordine; Cosimo poi faceva un trattalo con lei che avea per oggetto una confederazione scambievole a comune difesa da durar quindici anni.
      Anni 1542 dell' E. V. — Tornò a scoppiare nel 1542 la guerra tra il re di Francia e l'imperatore; il primo assaliva ad un tempo la Spagna, le Fiandre e il Piemonte; era andato per fino a stuzzicare il Turco perchè invadesse l'Ungheria e unisse un navilio a quello di Francia. L'Italia ne fu spaventata; e Cosimo, più vigilante di tutti i principi d'Italia , perchè era di tutti più astuto e più di tutti avea da temere, si dette a fortificar Io stato, tenne d'occhio ai fuorusciti che se l'intendevano col re di Francia, e aiutò del danaro e del consiglio l'imperatore cui era obbligato a professare devozione quasi servile.
      Carlo V vinse in Spagna, venne in Italia e si dispose a correre in Germania ; Cosimo andò a complimentarlo a Genova, gli tenne proposito della difesa del liltorale toscano e degli stali di Siena e di Piombino minacciati dalle insidie dei Francesi e del papa, e in ricambio di una forte somma di danaro, che bisognò trarre con un accatto a tutta perdita di capitale dai sudditi, ottenne la restituzione delle fortezze. Così Pisa e Livorno gli furono nel 1513 cedute in piena sovranità , ed egli potè dirsi allora signore indipendente della Toscana.
      I fuoruscili, capitanali da Piero figlio di Filippo Strozzi, si maneggiavano tuttavia ai confini, e Cosimo instancabile soccorreva di soldatesche e di moneta la famiglia Appiano, allora padrona di Piombino, dirigeva le operazioni di offesaLjOOQIC


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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