Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      44 STORIA DELLA TOSCANAebbe in mano il principato di Piombino che comprendeva Populonia, Scarliuo, Buriano, Follonica e l'isola d'Elba-
      Fattasi pace in Germania tra l'imperatore e i principi protestanti, nell' agosto di quest' anno, si volgevano le armi imperiali contro il Piemonte e contro Siena, che erasi fatta odiosissima a Carlo V dacché v' erano entrati i Francesi ; Pietro di Toledo veleggiò alla volta di Livorno con nome-rose cerne, ma lo colse morte in Firenze sui primi giorni del 1553 , e il comando, rifiutato da Cosimo, rimase a Gar-zia figlio del defunto don Pietro.
      Anni 1553 dell'E. V. — Dalla Spagna e dall'Italia av-viavansi più di venti migliaia d'altre soldatesche e artiglierie sopra l'infelice repubblica; e condotte da Ascanio della Cornia , ne saccheggiavano, ne devastavano con efferata barbarie il territorio. Una armata francese e una armata tur-cbesca, uscite a minacciar la Sicilia e Napoli, richiamarono altrove questo Jmmcnso pondo di gente, e Siena per alcun poco respirò.
      In tanto incendio di guerra anche la Toscana pativa , perchè quelle navi francesi e turchesche ne inquietavano le costo ; per la qual cosa Cosimo, or che vi si aggiungeva iil dispetto di vedersi vicino un suo nemico implacabile Piero di Filippo Strozzi maresciallo di Francia, non volle più indugi, risolse di finir egli la guerra con Siena poiché l'imperatore vi acconsentiva e promettevagli aiuti, e s'apparecchiò a combattere gagliardamente. Le mosse erano adonestate dalla violazione del trattato di pace, or ora conchiuso con Siena, e dallo aver ella dato ricovero e grado a un ribelle e sbandito dai suoi stati. Sperò eziandio che, piegatala colla forza delle armi, la rimarrebbe a lui.
      Sarebbe stato per la repubblica il tempo di consolidarsi, di apparecchiarsi con più vigore alla guerra, o di far prova di ottener pace, ma il demone della discordia (antica peste iti Italia!) avea colto i Senesi. Vollero mutata.la recente costituzione, e concertatisi col cardinal d'Este e col signore di Ter-mes, capitano francese, sui primi giorni del 1553 la mutarono. Al^oncistoro, che si componeva dei collegi riuniti, della Signoria, dei gonfalonieri e dei consiglieri del capitano delLjOOQIC


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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