Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè
capitolo Settimo. 247
avvenuta net dì di San Stefano papa, ebbe sempre questo santo in gran venerazione, e dal suo nome chiamò più tardi quell'Ordine cavalleresco cbe gli piacque istituire. Nel luogo poi dove si era combattuto volle che surgesse una chiesa perchè ne rimanesse perpetua la memoria.
Anni 1555 àell'E. V. — La misera repubblica Senese era piena di tumulti e di terrore; proponevano alcuni più moderati di scendere agli accordi, ma i popolani, che avevano te somma delle cose in mano e che sapevano quali fossero l'indole e i disegni del duca e dell' imperatore, rinnuovarono sacramento di volersi difendere , di mangiarsi fra loro anziché darsi al vincitore. Per difetto assoluto di viveri si cacciarono fuor delle mura le donne, i fanciulli, i frati e le monache, tutte le bocche disutili ; e i soldati di Cosimo li ricacciavano a forza in città, li insultavano, li bastonavano, li impiccavano. Quando non vi fu più modo alcuno di vivere , che moltissimi erano periti di fame e di bruite malattie, alle istanze segrete di Cosimo, che voleva Siena ad ogni costo, fu per ambasciatori conchiuso un accordo, e Piero Strozzi, eh' era tornato a Siena, n' uscì per rifugiarsi con i cittadini più risoluti a Montalcino. Siena dovea restar libera sotto la protezione imperiale ; l'imperatore doveva eleggere venti uomini a sua scelta nella Balìa di Siena, dovea starvi un presidio di fanteria italiana, spagnuola o tedesca a piacimento del duca; si perdonavano a tutti i delitti e le pene; non si toccavano i beni, meno quelli che per la guerra orano venuti in mano dei soldati ; non si doveano fabbricar cittadelle dentro le mura, senza il consenso della repubblica; i forti fatti in tempo dell' assedio s'aveano a disfare ; i privilegi della repubblica erano conservati ; i Francesi uscivano con tutti gli onori, e andavano a loro voglia. Questi ed altri patti si stipulavano ai 17 d'aprile; ai 21 doveano entrare in città i Cosimeschi.
Così dopo quindici mesi d'un assedio ostinato i Senesi si dettero al duca, perduto tutto il dominio, distrutta ogni \ loro facoltà, spenta la viut di quasi tutti gli uomini della città e del territorio. Di quaranta mila abitanti che Siena conlava prima della guerra, i Cosimeschi ve ne trovarono appena seimila !
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