Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      260 STORIA CELLA TOSCANAAltre cagioni non meno gravi tenevano agitata la Toscana; senza far conto del crescer mostruoso dei delitti, delle violenze dei facinorosi e delle improntitudini dei feudatari , che in gran numero infestavano tuttavia il contado, v'erano i timori della pestilenzia che, imperversando pella Lombardia, minacciava anche la Toscana, della carestia che straziava le Provincie senesi, gli aggravi spaventevoli coi quali conducevasi la deliziosa villa di Pratolino; doleva dei capricci d'una corte dissipata che scandalizzava i cittadini con una condotta trista e bene spesso con fatti pieni di orrore.
      Anni 1576 dell'E. V. — In questi giorni don Pietro fratello del granduca, uomo d'una indole malvagia e depravata, per gelosia uccideva di ferro Eleonora di Toledo sua moglie, nella villa di Cafaggiolo ; Paolo Giordano Orsini, per gelosia anch'esso, nella villa di Cerreto strangolava la sua, sorella del granduca, il quale intanto lasciava correre , e fors'anche istigava, e porgeva molivi non dissimili di scandalo e di disturbi in famiglia.
      Fino dall'anno 1563 era giunta in Firenze Bianca Capello, gentildonna veneziana, sottrattasi alla famiglia e alla patria con un Bonaventuri fiorentino, che attendeva in Venezia ai negozi commerciali nel banco del Capello padre dell'amala; ricorsi ambedue alla protezione del principe Francesco , per salvarsi dalle ricerche della repubblica , questi s'invaghì della donna, le dette stanza nel palazzo, fu cagione di gravi affanni alla moglie. L'imperatore faceva spessi rimproveri a Francesco per la condotta che teneva coll'ar-ciduchessa, i sudditi n'erano scandalizzati. Morto l'imperator Massimiliano II e succedutogli Rodolfo, ricominciarono i richiami e i tentativi di riconciliazione fra i due coniugi, ma non si venne a costrutto, finché la granduchessa non desse alla luce un maschio, cui fu posto nome Filippo, in ossequio del re di Spagna che lo tenne per procura a battesimo. Ma la granduchessa indi a poco mori, ed il granduca potè con più libertà dedicarsi a quella Bianca che s'era fatta signora de' suoi pensieri. Il cardinal Ferdinando, prevedute le conseguenze luttuose che poteano venire dalla morte del-
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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