Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      2'ó8 STORIA DELLA TOSCANAl'Klettor palatino fu proposta la vedova principessa Ann.i Maria Francesca di Sassonia-Lavemburgo, cognata dell'Elettore e della imperatrice: il matrimonio si fece nel 1697; la sposa, piena di spirito e di bellezza, «piacque al marito, e fu preludio di nuove «Venture-
      Cosimo si gonfiava di questi illustri parentadi, e la Toscana ali incontro ne piangeva, perchè le fruttavano gravezze e gravezze per provvedere alle enormi spese che si volevano fare, e dissapori e risse continue fra i Toscani impiegali alla corte di Gian Gastone 'e i Boemi giuntivi colla nuova principessa. Più ingenti somme si rhiedevano poi per saziar la Germania, che in compenso degli onori e dei feudi voleva sempre nuova monela e sussidj per continuar la guerra.
      Nello stesso anno 1697 si conchiuse finalmente a Ry-swick la pace Ira 1» Francia e l'Austria; anche la Tosrana dnven sentirne conforto ; ma premevanla i mali presenti, spaventavano più forte i mali avvenire.
      Ferdinando senza prole, Gian Gastone senza prole, anzi diviso, in aperta discordia colla moglie e datosi ad ogni più vituperevole scioperatezza: ambedue vaganti per l'Europa, gittando un danaro immenso, affliggevano i sudditi. Che sarebbe avvenuto poi di loro se la famiglia regnante si estinguesse ? E Cosimo che faceva ? intento sempre a soddisfare alla sua vanità, preso dalla smania di avere il titolo regio, mosse alla volta di Roma a visitare il nuovo pontefice In-nocenzi t XII; per una pia curiosità di veder le preziose reliquie di San Pietro si fece dare il grado di canonico in quella Basilica, e le mostrò egli «lesso in abiti canonicali al popolo, e profuse ingenti somme in opere di piclà, in regali, in pompe, per lasciarvi onoranza di nome. Allora egli ebbe finalmente l'ambito titolo di Altezza reale.
      Anni 1700 dell'E. V. — Mancava la successione austriaca in Spagna, e la moltitudine dei pretendenti teneva ansiosi gli animi di tutti. Carlo II era morto nel 1700; Filippo V, già duca d'Angiò, era stato riconosciuto dalla Spagna e dalla Francia, perchè Carlo II con un suo testamento lo avea dichiarato erede universale, colla condizione di mantener lay


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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